I canali basati sulla consulenza guidano la distribuzione di fondi agli investitori retail in Europa. Nel dettaglio, banche e consulenti hanno le quote di mercato maggiori. Lo evidenzia uno studio di Efama.
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I canali basati sulla consulenza dominano il panorama della distribuzione dei fondi in Europa. L’80% degli asset in fondi nelle mani degli investitori retail del Vecchio continente è rappresentato infatti da questa tipologia di canali di distribuzione che comprende banche, consulenti finanziari, assicuratori, gestori di portafoglio e broker full-service. È quanto emerge da un recente studio dell'Associazione europea dei fondi e dell’asset management (EFAMA) dal titolo "Investment fund distribution channels in Europe". Il rapporto fornisce un'analisi delle modalità di distribuzione dei fondi d'investimento agli investitori retail in 19 Paesi europei, per un totale di 4,4 trilioni di euro di asset.
Tra questi canali le banche occupano una posizione significativa, con una quota di mercato del 57% nei Paesi membri dell'Unione europea presi in esame e del 45% in Europa. Mentre i consulenti finanziari sono al secondo posto con una quota del 18% in Europa e del 14% nell’Unione europea.
Il report ha analizzato anche i dati di Paesi europei non membri dell’Ue: il Regno Unito e la Norvegia. Ne emergono delle significative differenze a livello regionale. In prima battuta, la quota distribuita delle banche rimane elevata ma scende al 45% se si aggiungono nel campione questi due mercati. Tale variazione è attribuita alla maggiore quota di mercato dei gestori di portafoglio, dei broker full-service e dei consulenti finanziari nel Regno Unito, che si attestano al 70% rispetto al 27% nell'Ue. La quota di mercato delle banche varia infatti da un massimo del 91% in Romania al 9% nel Regno Unito.
Italia: la forza dei consulenti
Scendendo nel dettaglio nei canali basati sulla consulenza, la quota di mercato dei consulenti finanziari è particolarmente forte in Italia e nel Regno Unito, con quote rispettivamente del 36% e del 33 per cento. In Italia tale quota è particolarmente elevata perché i network di consulenti sono tipicamente filiali dei grandi gruppi bancari. Gli assicuratori detengono una quota di mercato del 7% in Europa e del 9% nell'Unione europea. In Norvegia, Francia e Slovenia, svolgono un ruolo più importante nella distribuzione dei fondi, con quote di mercato rispettivamente del 19%, 18% e 17 per cento.
Di contro, le piattaforme di fondi ad architettura aperta, che offrono accesso a una gamma diversificata di fondi di vari gestori, hanno una quota di mercato modesta in Europa e nell'Unione Europea (rispettivamente 10% e 8%), ma sono più presenti in Norvegia e Svezia, con quote di mercato del 24% e del 19%. I fondi d'investimento possono essere acquistati dagli investitori al dettaglio per il risparmio previdenziale.
Infine, sebbene il canale del risparmio previdenziale rappresenti una modesta quota di mercato del 7% in Europa, la sua importanza è notevole in Danimarca (46%), Svezia (43%) e Francia (22%).
Prospettive future
Ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto di condividere le loro prospettive sui cambiamenti previsti nel panorama della distribuzione dei fondi nei prossimi cinque anni. Questi prevedono un aumento della quota di mercato delle piattaforme di fondi ad architettura aperta e dei consulenti finanziari. Inoltre, si prevede che la tecnologia finanziaria sarà il principale motore dell'evoluzione del panorama della distribuzione dei fondi con l'adozione di soluzioni basate sulla blockchain, l'intelligenza artificiale (AI) e con il Fintech che faciliterà anche l'ascesa delle piattaforme digitali, semplificando l'accesso ai fondi di investimento per gli investitori online.