E' l'innovazione dei prodotti il fattore distintivo di Azimut

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"Il Gruppo Azimut si contraddistingue da sempre per l’elevato grado di innovazione", spiega Paolo Martini, direttore commerciale del Gruppo e consigliere di amministrazione di Azimut Holding. "Infatti l’innovazione di prodotto è uno dei nostri punti di forza e tratti distintivi che ci permette di offrire ai nostri clienti soluzioni uniche, pensate e costruite per soddisfare esigenze concrete di investimento. I nuovi prodotti, come tutti quelli già esistenti, testimoniano, ciascuno con le proprie specificità, non solo l’attenzione costante che il Gruppo dedica alla ricerca di soluzioni innovative ma anche l’elevata qualità e varietà dei diversi stili gestionali presenti nei nostri team".

"Ad esempio, nel secondo semestre del 2013 abbiamo lanciato per primi", continua Martini,"tre prodotti unici sul mercato: Hybrid Bonds che investe in strumenti ibridi, Lira Plus dedicato alla Lira Turca e Global Sukuk che investe in obbligazioni “sukuk” che rispettano i principi della religione musulmana. 

Più in dettaglio, l'AZ Fund Hybrid Bonds, è il primo prodotto che investe sulle obbligazioni ibride e al momento del suo lancio lo scorso settembre, era il primo fondo Ucits IV in Europa dedicato interamente alle obbligazioni ibride. Il fondo investe il 100% dei suoi asset in titoli obbligazionari ibridi con una durata finanziaria al richiamo pari a 4 anni e mezzo. La diversificazione per emittente, settore e area geografica permette al sottoscrittore di avere un portafoglio efficiente dal punto di vista rischio/rendimento. 

I bond ibridi sono una classe di strumenti di debito che sta a metà strada fra il debito puro e l'azione, fra il debito e il capitale di rischio. Questi ibridi si sono fatti strada negli ultimi anni, e non hanno caratteristiche standardizzate. Sono titoli più rischiosi rispetto alle obbligazioni normali, ma possono anche essere più redditizi. Si tratta di obbligazioni che non hanno una durata finanziaria predefinita e il cui richiamo è deciso dall’emittente solitamente entro 5/6 anni dalla data di emissione. Stefano Mach, gestore del fondo, spiega “Le obbligazioni ibride sono una fonte di funding che si inserisce come costo del finanziamento tra le azioni e le obbligazioni tradizionali. In questo momento parecchi emittenti ritengono più efficiente finanziarsi attraverso questo strumento, non solo per migliorare la struttura del credito ma anche perché non diluisce il valore per gli azionisti e viene contabilizzato sui parametri patrimoniali solo al 50% come debito. Riteniamo che il forte sviluppo di questa asset class continuerà nei prossimi mesi e sarà sempre più presente nei portafogli della clientela privata e istituzionale”.

Per quanto riguarda l'altro tipo di prodotto, il Global Sukuk,  si tratta di certificati di investimento conformi alla Sharia, la legge islamica tradizionale, che proibisce il prestito a interesse. Si possono considerare come l'equivalente, per la finanza islamica, delle obbligazioni monetarie. A differenza delle obbligazioni, i sukuk devono corrispondere ad un progetto determinato, di solito un progetto immobiliare o infrastrutturale. Quindi, mentre un'obbligazione convenzionale è una promessa di ripagare un debito, i sukuk sono costituiti della proprietà di una quota-parte di un debito (sukuk murabaha), di un asset (sukuk al ijara), di un progetto (sukuk al istisna), di un affare (sukuk al musharaka) o di un investimento (sukuk al istithmar). I profitti corrispondono ai guadagni che tale progetto genera. Stando ai dati di Morningstar al 30 maggio, il fondo ha ottenuto un rendimento a sei mesi pari al 3,84% ed ha accumulato un patrimonio di 33 milioni di euro.

Per quanto riguarda il Lira Plus, il fondo  ha l’obiettivo di perseguire un rendimento positivo su base anno solare (dal 1° gennaio al 31 dicembre)e  orienterà gli investimenti principalmente verso strumenti del mercato azionario di emittenti turchi. Questi ultimi due prodotti sono gestiti direttamente dalla Turchia dal team locale.