Ecco come i portafogli possono beneficiare della nuova corsa all’oro

Oro news
Jingming Pan, foto concessa (Unsplash)

Da bene rifugio a diversificatore, la seconda vita dell’oro come safe heaven degli investitori nel 2021 passa anche dalla sostenibilità. Ma ugualmente dal rialzo dell’inflazione, dalla fame di egemonia della Cina sul mercato mondiale delle valute, dalla tutela del sistema - sono tanti i fattori che influenzano il ruolo che l’oro gioca nei portafogli di oggi. Per fare chiarezza ne abbiamo parlato nell’ultima parte della tavola rotonda virtuale a tema commodities.

Strategia e tattica

Secondo Boiken Alimerko, senior portfolio manager, Investment Strategy di Fideuram AM Sgr, l’oro ha un ruolo importante dal punto di vista tattico, meno su quello strategico: “L'approccio di Fideuram AM Sgr è sempre stato molto attivo. Pur non entrando nell'asset allocation strategica, a livello tattico ci sono stati momenti, come nel 2018 ad esempio, in cui ha acquisito un peso in termini di rischio paragonabile a quello del Treasury”. Sul fronte valutativo Alimerko si limita a sottolineare un aumento della “duration”, da cinque a dieci anni sul real yield. Ma è dal punto di vista difensivo che ritiene l’oro una carta più utile da giocare, soprattutto in un portafoglio multiasset che nello scenario presente, difese, non ne ha: “Per noi ha un duplice ruolo, di protezione dall’inflazione e come forte alleato di risk off in momento di shock del mercato”.

Una view che conferma Maria Grazia Dossena, head of Market Strategy di Banca Generali: “Per noi l’oro ha una importante funzione di hedging contro la volatilità, anche se nel recente passato non ha sempre confermato questa sua caratteristica come nel caso della fase di crollo dei mercati dovuto alla pandemia. Dopo un periodo di forti rialzi dei prezzi, che riteniamo temporanei,  con la nuova normalità ci aspettiamo tuttavia un’ inflazione più elevata rispetto a quella che abbiamo visto nell’ultimo decennio. Ecco perché riteniamo che investire oggi nell’oro abbia anche l’ulteriore valenza di protezione dell’inflazione”. Diversamente da Alimerko, Dossena ritiene però il metallo prezioso per eccellenza un investimento stabile nei portafogli multiasset: “Per noi ha di norma un peso di almeno il 5% e può arrivare fino al 9% nei momenti in cui si ritiene che tatticamente abbia una funzione ulteriore”.

Corsa all’oro 4.0

Le previsioni di rialzo dell’inflazione guidano il ragionamento anche di Mario Baronci, head of Multi Asset and ESG di Quaestio Capital SGR: “Per noi l’oro è parte integrante del portafoglio di hedging, che esattamente come quello strategico è tanto più efficiente tanto più è diversificato”. Secondo Baronci sono due i fattori positivi per l’investimento in oro: “La Cina  che non ha  provveduto ad adottare un Quantitative Easing ed ha lasciato i tassi reali in territorio positivo, è sia  il maggiore produttore che il maggiore importatore mondiale di oro: ha il chiaro intento di  fare del renminbi una valuta di riserva con lo stesso status di euro dollaro o yen. Il fatto che stia comprando oro con continuità fa pensare che vogliano, in modo senza farsi troppo notare , arrivare ad una sorta di gold standard per cui il renminbi sia backed dall'oro”. Uno strumento necessario in termini di potenza geo politica. C’è poi un elemento regolamentare, come spiega Baronci: “Da fine giugno per l’Accordo Basilea III tutti gli scambi che prevedono oro dovranno essere coperti all’85% da oro fisico. É possibile che possa verificarsi uno short squeeze, una corsa all’acquisto di oro e argento nei prossimi mesi”.

Una corsa all’oro 4.0, che per adattarsi ai tempi moderni potrebbe vestire l’abito della sostenibilità, sostiene Mauro Giangrande, head of Passive Sales EMEA South di Xtrackers, DWS: “Gli Etc su oro fisico hanno avuto un successo enorme proprio per la loro semplicità. Negli ultimi mesi, vista l'attenzione crescente per il tema della sostenibilità, abbiamo ritenuto che anche per quanto riguarda il gold fosse necessario offrire agli investitori la possibilità di avere un prodotto che seguisse determinati standard. Nel 2020 abbiamo lanciato due nuovi prodotti che si associano ai pre-esistenti: i lingotti sono acquistati nel rispetto della guida all'approvvigionamento sostenibile che è stata stilata dal London Bullion Market Association, l'associazione che gestisce il mercato fisico dell'oro”. Spiega Giangrande: “Queste linee guida puntano ad evitare che nella filiera che va dall’estrazione alla negoziazione dei lingotti ci siano aspetti non compliant con le regole di sostenibilità che ci stiamo dando. Questi lingotti hanno un bollino che indica che la filiera è stata rispettata e i nostri nuovi Etc rispettano questa caratteristica”.