Ecco i primi movimenti societari dell'anno

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Le prime settimane del nuovo anno hanno già evidenziato qualche movimento societario nel mondo del risparmio gestito. E non indifferente. Il primo, in assoluto, spetta a Franklin Templeton Investments: il colosso newyorchese ha annunciato l’acquisizione di Edinburgh Partners, una boutique value scozzese, fondata nel 2003 da Sandy Nairn. L’operazione è in un certo senso un ritorno alle origini, visto che Nairn aveva lavorato in Franklin Templeton, a stretto contatto con John Templeton. Benché la cifra dell’acquisizione ancora non è stata resa pubblica, l’operazione è già al vaglio dell’autority e si aspetta che venga completata entro il primo semestre del 2018. Quello che invece è stato già chiarito è che Nairn diventerà il nuovo presidente di Templeton Global Equity Group e riporterà a Stephen Dover, attuale responsabile dell’azionario. Inoltre Nairn resterà socio azionario e amministratore delegato di Edinburgh Partners. Il patrimonio della boutique scozzese è pari a circa 10 miliardi di dollari in AuM (dati al 31 dicembre 2017). Il suo team è composto da 12 professionisti, con un’esperienza in media di circa 22 anni. La boutique è nota per aver sviluppato uno stile di gestione globale con focus in strategia absolute return a lungo termine.

La seconda acquisizione dell’anno invece è di Natixis Investment Managers. La società di gestione francese ha, infatti, acquisito una quota di minoranza di Airborne Capital, azienda irlandese specializzata nell’asset management e nel leasing di aeromobili. La quota, informa una nota, è stata acquisita per una somma non specificata dagli azionisti esistenti, tra i quali il management team di fondatori di Airborne e Fexco, la più grande società privata di servizi finanziari irlandese. L'accordo ha lo scopo di supportare l'obiettivo di Airborne nel raggiungere i 5 miliardi di dollari di AuM. “Airborne Capital unisce l'esperienza nella gestione del team con un modello unico di investire in asset che garantiscano la crescita nell'ambito aeronautico”, ha detto il ceo di Natixis Jean Raby. “Siamo felici di prendere parte alla futura crescita della società. Continueremo a garantire ai nostri clienti le migliori soluzioni di investimento possibili”.

Infine un'acquisizione strategica riguarda quella appena effettuata dall'americana VanEck. L'asset management globale, in vista della sua espansione nel mercato europeo, ha comprato l'emittente olandese di ETF Think ETF Asset Management B.V.. I senior manager di Think manterranno una partecipazione di minoranza nella società, mentre la restante quota passerà a VanEck. Il perfezionamento dell'acquisizione, che è soggetta all'approvazione delle competenti autorità di vigilanza, è previsto durante il 2018. Salgono da 6 a 20  così gli UCTIS ETF sponsorizzati da VanEck disponibili in Europa e i Paesi Bassi si aggiungono ai mercati strategici europei di VanEck, che includono già Germania, Svizzera, Regno Unito e Italia.

"Nel corso degli ultimi anni, gli ETF hanno suscitato un significativo interesse da parte della comunità di investitori in Europa e all'orizzonte si profilano eventi che potrebbero favorire una migrazione di capitali in misura ancora maggiore verso la struttura ETF nei mercati europei. In quest'ottica, siamo molto entusiasti di accogliere il team di Think e la sua innovativa gamma di prodotti in seno a VanEck", ha dichiarato Jan van Eck, CEO di VanEck. "Siamo lieti di unire a VanEck l'offerta di fondi di Think unitamente alla loro expertise ed esperienza, nell'ambito del consolidamento delle nostre attività in Europa". Fondata a New York, la società vanta un patrimonio gestito su scala mondiale pari circa a 46 miliardi di dollari ed è tra i dieci più grandi emittenti di ETF negli USA. Think, con sede ad Amsterdam, ha attualmente in gestione un patrimonio di circa 1.5 miliardi di euro.