La rielezione di Trump fa da sfondo a uno scenario ancora complesso ma in crescita. Un'analisi di John Fogarty, co-CIO - US Growth Equities di AllianceBernstein su una startegia che quest'anno ha ottenuto Rating FundsPeople.
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Un forte entusiasmo simile a quanto già visto durante le elezioni statunitensi del 2016. Si potrebbero riassumere così i giorni che hanno seguito il voto americano dello scorso 5 novembre.
"Tuttavia, a nostro avviso, è importante mantenere una certa cautela, poiché molti punti rimangono ancora da definire. È già degno di nota il fatto che in molti, negli Stati Uniti, stiano suggerendo di prendere le proposte di Trump seriamente, ma di non intenderle in senso letterale: l’effettiva implementazione delle politiche annunciate durante la propaganda dipenderà infatti dai negoziati, che devono ancora iniziare, e questo processo potrebbe cambiare significativamente la prospettiva", spiega John Fogarty, co-CIO - US Growth Equities di AllianceBernstein.
Questo, a detta dell'esperto, è un buon monito per ricordarsi quanto sia importante evitare di operare sui mercati col “pilota automatico”, soprattutto in un contesto di alta volatilità e incertezze politiche. "A prescindere dalle dinamiche elettorali, il nostro approccio rimane focalizzato sul lungo termine. Restiamo convinti che la strategia migliore rimanga quella di selezionare aziende growth di alta qualità, capaci di generare rendimenti solidi anche in contesti volatili", prosegue il gestore dell'American Growth Portfolio con Rating FundsPeople 2024.
Tra rischi e opportunità
La tecnologia è, ancora, al centro di molti ambiti in crescita di lungo periodo. "Attualmente, continuiamo a concentrarci su quello che riteniamo sia e sarà il driver principale delle strategie growth: l’intelligenza artificiale, tra le sue premesse, promesse e le applicazioni pratiche", commenta.
Seppur in maniera differenziata, l'esperto vede opportunità interessanti nei tre settori in cui l'innovazione ha tradizionalmente sostenuto tassi di crescita e rendimenti più elevati, che a nostro avviso sono i pilastri nella narrativa growth: beni di consumo, settore sanitario e tecnologia. "Da un punto di vista di valutazioni, crediamo che il mercato abbia ormai prezzato pienamente l'impatto dell'innovazione in ambito tech, soprattutto negli ultimi due anni. A maggior ragione, quindi, opportunità possono essere trovate nei beni di consumo e, decisamente, nel settore healthcare, troppo spesso sottovalutato dal mercato", sottolinea. Quando si guarda alle singole società, come fanno da AB, si vede che c'è un livello di innovazione considerevole nel comparto healthcare che ancora non viene apprezzato dal mercato, ma su cui continuano a credere.
"Quanto all’intelligenza artificiale, la corsa per l’AI ha già guidato l’espansione delle Big Tech almeno nell’ultimo anno, portando guadagni stellari, ma anche configurando un mercato particolarmente concentrato e non privo di rischi", afferma Fogarty.
Secondo l'esperto, il paradigma dell'AI si rivelerà ancora più trasformativo di quanto sia al momento, ma il suo potenziale ancora deve rivelarsi. "Meglio, quindi, guardare ad aziende che hanno di fronte a sé più opzioni di utilizzo aperte", specifica.
Inoltre, a loro avviso, il valore di un'azienda nel lungo termine è determinato dalla sua capacità di generare elevati rendimenti sul capitale investito e di reinvestire per sfruttare il potenziale del compounding. "Quando cerchiamo aziende in crescita, selezioniamo quelle che generano il massimo profitto operativo per dollaro investito nell'azienda. In altre parole: non ci interessa solo se le aziende crescono, ma anche come crescono", commenta.
Il gestore specifica che, questa combinazione potrebbe portare a non scegliere le realtà che in questo momento stanno crescendo di più, ma quelle che potrebbero crescere meglio, in maniera più sostenibile, e quindi sfruttare le opportunità generate dalla capitalizzazione degli interessi.
Aziende USA a grande capitalizzazione
Come spiegato dal gestore (e si evince dal nome della strategia), il focus principale dell’American Growth Portfolio è naturalmente sulle aziende statunitensi a grande capitalizzazione, che vengono selezionate con grande attenzione per la loro capacità di offrire un reale e significativo potenziale di crescita, oltre alla capacità di generare ritorni costantemente superiori al costo del capitale. Una strategia growth, a detta di Fogarty vuole trovare i leader del futuro, evitando di seguire l’euforia collettiva e momentanea, che può portare a decisioni soggette al rischio di un repentino cambio di sentiment del mercato.
"La nostra attenzione è rivolta a società che mostrano vantaggi competitivi sostenibili, modelli di business chiari, ritorni economici interessanti e una forte generazione di cassa. Quanto alla composizione settoriale, il nostro approccio punta a garantire sempre una diversificazione strategica, bilanciando le opportunità di crescita con la solidità di settori tradizionali", spiega. E, in questo senso, oggi la maggior parte della strategia è investita nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che costituisce oltre un terzo dell’allocazione complessiva. A seguire troviamo il comparto dell’healthcare e i beni di consumo discrezionali, che insieme occupano un altro terzo.
Tra le aree più tradizionali su cui sono esposti, una componente del fondo è riservata a settori industriali, dei beni di consumo primari, e finanziari, per mantenere un buon equilibrio tra crescita e stabilità.
Nessuna sostanziale modifica per il fondo durante quest’anno. "Continuiamo infatti a seguire la nostra filosofia in maniera coerente, applicando modifiche solo a livello di singoli titoli. In alcuni casi, abbiamo osservato alcune aziende risentire inevitabilmente dell’impatto della competizione, o attraversare fasi di correzione", spiega.
Infine, il contesto attuale per un gestore bottom up, è entusiasmante: "non sai esattamente quando si materializzeranno le opportunità, hai una vaga idea di dove potrebbero emergere, e sei alla costante ricerca di quelli che saranno i vincitori della rivoluzione AI. In questo senso, è necessario guardare anche oltre il settore tecnologico, e individuare realtà che esibiscano un importante vantaggio competitivo", ci tiene a sottolineare il professionista di AB.