L'analisi di Steve Angeli, gestore azionario di Wellington Management, sul Wellington Global Quality Growth Fund, con Rating FundsPeople 2024.
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L'ultimo trimestre dell'anno porta con sé considerazioni circa i mesi precedenti. "Nell’ultimo anno i mercati azionari sono stati fortemente influenzati da temi trasversali come l'intelligenza artificiale (IA). Le aspettative elevate per le aziende leader nell'IA generativa, una crescita economica stabile e il calo dell'inflazione hanno portato alla sovraperformance di un gruppo selezionato di titoli azionari statunitensi denominati "Magnifici 7", aumentando la concentrazione del mercato nella prima metà dell'anno", esordisce così Steve Angeli, gestore azionario del Wellington Global Quality Growth Fund.
Secondo l'esperto di Wellington Management, tuttavia, il cambiamento nel sentiment degli investitori e l'aumento dell'incertezza macroeconomica hanno portato al disinvestimento dai titoli growth con valutazioni elevate, in particolare quelli tecnologici a grande capitalizzazione negli Stati Uniti, che avevano dominato i rendimenti del mercato globale all'inizio dell'anno. Questo cambiamento è stato significativo: "le small cap, i titoli value e quelli con qualità inferiore hanno trainato i rendimenti del mercato nel terzo trimestre", dice.
Come noto, guardando a ritroso, a settembre, l'annuncio di un pacchetto di stimoli ha portato a un rally senza precedenti dell’azionario cinese, che "ha chiuso il terzo trimestre sovraperformando le azioni statunitensi dopo una sottoperformance che è durata per i primi otto mesi dell’anno. Nonostante la volatilità dei mercati, l'economia globale ha mostrato una sorprendente capacità di tenuta, con una diminuzione dell’incertezza. I dati relativi al PIL e all'inflazione sembrano avvalorare il cambiamento di politica della Fed, con gli Stati Uniti che si sono allineati ad altri Paesi sviluppati nell'abbassare i tassi di interesse per la prima volta in quattro anni", prosegue il gestore del fondo con Rating FundsPeople 2024.
A detta dell'esperto, i cambiamenti di mercato hanno complicato il contesto per gli investitori. "Non prevediamo che la differenza di performance tra growth e value rimanga ai livelli post-Covid, ma le condizioni attuali potrebbero causare un aumento strutturale dell'inflazione e dei tassi d'interesse nei prossimi dieci anni", ammette. Secondo Angeli, le banche centrali dovranno scegliere tra favorire la crescita o l'inflazione, generando cicli più brevi e maggiore volatilità, con minore liquidità del mercato. "Questo potrebbe portare beneficio ai gestori attivi che puntano su aziende di qualità in grado di incrementare costantemente i flussi di cassa e gli utili", spiega.
Il fondo
Il Wellington Global Quality Growth Fund mira a conseguire rendimenti a lungo termine superiori a quelli dell'indice MSCI All Country World investendo in titoli azionari globali che presentano una combinazione interessante di quattro fattori: crescita, qualità, rendimento del capitale e rialzo delle valutazioni.
"Il nostro approccio d’investimento si differenzia per diversi aspetti. In primo luogo, la disciplina: ci concentriamo sui quattro fattori menzionati che influenzano i prezzi azionari e seguiamo un processo definito in termini di ricerca fondamentale per prevedere i rendimenti e classificare i titoli del nostro universo dal più al meno interessante", spiega. In secondo luogo, la dinamicità: "sebbene la ricerca fondamentale sia centrale nel nostro processo, anche il contesto globale è rilevante; includiamo un'analisi macroeconomica utilizzando il Global Cycle Index di Wellington per valutare la situazione del ciclo economico globale e adeguare di conseguenza il portafoglio, modificando le ponderazioni dei nostri quattro fattori", sottolinea il professionista. E, infine, il potenziale di protezione dai ribassi: "ci concentriamo sull’analisi della qualità dei business model e sulle revisioni degli utili, il che ci aiuta a evitare i titoli con fondamentali in deterioramento e può favorire la protezione dai ribassi", ammette.
L'esperto ci tiene a evidenziare che il processo di classificazione dei titoli guida la selezione bottom-up sulla base alle loro previsioni in termini di crescita, qualità, rendimento del capitale e rialzo delle valutazioni. "Le idee d’investimento emergono in tutti i settori e le regioni, ma spesso vediamo che i temi sono legati ai titoli che riteniamo essere più interessanti. Le opportunità che vediamo oggi includono i semiconduttori che consentono nuove applicazioni di intelligenza artificiale e i produttori di software con modelli operativi equilibrati che promuovono rendimenti di qualità e crescita su scala", spiega.
All'interno del settore finanziario, sovrappesano le società di servizi che beneficiano della crescita dei pagamenti digitali, dei mercati privati e dei maggiori volumi di scambi. In Europa detengono leader globali nei rispettivi mercati finali, come le aziende del settore aerospaziale e della difesa e alcuni brand di consumo. Negli Stati Uniti sono principalmente orientati verso le società di servizi informatici e di comunicazione, mentre in Giappone il miglioramento dell'attività economica e la riforma della governance societaria hanno permesso di trovare opportunità con un margine di crescita e di valutazione superiore alla media.
Update
Seguendo la metodologia di Wellington, "abbiamo investito in alcune società nel settore dei consumi con vari driver di crescita e management di qualità, che crediamo possano godere di un miglioramento dei margini e generare rendimenti del capitale interessanti. Inoltre, abbiamo acquistato titoli che traggono vantaggio da tendenze secolari di lungo termine, come l'aumento dell'uso dei dati e dell'automazione nei settori tecnologico, finanziario e industriale", spiega.
Infine, le nuove idee sono state finanziate vendendo titoli che hanno registrato buone performance ma che mostrano ora un potenziale di crescita limitato, oltre a quelli con previsioni di utili in ribasso.