La vita adulta dei consumatori dei Paesi in via di sviluppo ha inizio nell’era digitale. Perché e come investire in questo trend secolare, nell’intervista a Kevin Carter, CEO Big Tree Capital e ideatore di EMQQ Emerging Markets Internet & Ecommerce UCITS ETF.
“Osservo i mercati emergenti da 15 anni ormai e posso riassumere in due concetti quello che ho imparato in questo periodo: il primo è che gli indici tradizionali nei mercati emergenti sovra-rappresentano banche di proprietà dello Stato e società petrolifere, il secondo è che ad emergere in questi mercati sono le persone e la loro voglia di diventare consumatori. In queste aree vive l’85% della popolazione mondiale e il Pil cresce del doppio rispetto all’Occidente. La crescita nei mercati emergenti è rappresentata dai consumatori che operano online saltando i passaggi di consumo tradizionale (negozi, conti correnti) grazie all’uso dello smartphone, primo e unico computer posseduto dalla popolazione”. L’osservazione e lo studio di questo trend secolare è alla base della decisione di Kevin Carter, CEO di Big Tree Capital, di costruire uno strumento di investimento, l’Emerging Markets Internet & Ecommerce UCITS ETF, diponibile in Europa grazie alla collaborazione siglata con HANetf, in grado di fornire agli investitori la possibilità di esporsi ad un tema chiave per la crescita economica globale.
Non solo beni di consumo
“Da un punto di vista geografico”, spiega Carter partendo dalla precisazione relativa al fatto che la maggior parte di queste società che compongono il sottostante è quotata alla Borsa di New York o sul Nasdaq, “il portafoglio è piuttosto diversificato, con una prevalenza della Cina”. Paesi del Sud America (Brasile, Argentina), del sud-est asiatico, dell’Europa dell’est, la Russia, l’India e l'Africa sono, infatti, rappresentati. Le due singole esposizioni più importanti sono Alibaba e Tencent, leader cinesi dell’ecommerce e di internet. “La parte prospetticamente più importante dei business delle due società”, fa notare il CEO di Big Tree Capital, “è quella legata ai servizi finanziari: Alibaba con Alipay e Tencent con WeChat Pay controllano il 90% dei pagamenti online tramite telefono e quasi ogni cosa in Cina è acquistata tramite lo smartphone, un trend destinato a continuare”. “Alibaba”, specifica inoltre, “ha il più grande mercato di fondi comuni al mondo all’interno della sua piattaforma per i pagamenti, inoltre sta entrando in molte aziende online e offline, come i supermercati”.
Scontro USA-Cina, un peso fino al 2% su base giornaliera
Gli effetti di breve periodo della guerra sui dazi tra Stati Uniti e Cina sono concreti e visibili, secondo l’analisi di Carter, sia in termini di perfomance che di volatilità. Quest’ultima in particolare, rivela il CEO di Big Tree Capital, arriva a subire variazioni giornaliere fino al 2% “a seconda dei titoli dei giornali”. “Entrambe le parti”, argomenta però sul punto, “hanno molto da guadagnare nell’arrivare a un accordo, che potrebbe essere raggiunto prima dell’autunno”. Anche in questo caso è possibile notare strutturali vantaggi delle compagnie digitali. “Una delle ragioni per preferire le società internet”, sottolinea Carter, “è che queste possono dare al consumatore cinese accesso ai beni d’importazione”. “Nessuna è meglio di Alibaba sotto questo profilo”, conclude.