Si assiste a una divergenza sempre più accentuata nei prezzi dell’energia tra USA ed Europa. Con un prezzo del gas otto volte superiore su questa sponda dell’Atlantico aumenta l’interesse per le energie rinnovabili.
Unisciti a FundsPeople, la community con oltre 200.000 professionisti dell'asset management. Accedi a tutti i nostri servizi esclusivi: newsletter giornaliera, breaking news, archivio riviste mensili, speciali e libri.
Negli ultimi mesi l’inflazione complessiva ha subito un’accelerazione, a causa dell’impatto dell’aumento dei prezzi di generi alimentari ed energia, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Giacomo Calef, Country manager di NS Partners osserva inoltre che molti Paesi europei sono importatori di energia, denominata in dollari, e l’indebolimento dell’euro non fa altro che aumentare l’inflazione importata. “La normalizzazione della politica monetaria della BCE, infatti, non riesce a stare al passo con quella della Federal Reserve, poiché l’inflazione europea non è determinata dalla forza della domanda, come negli USA, bensì dagli elevati costi dell’energia”. Si sta aprendo una divergenza straordinaria nei prezzi dell'energia tra Stati Uniti ed Europa. “La prospettiva di prezzi alle stelle per il gas naturale per quest'inverno sembra destinata a determinare una recessione in Europa”, spiega Steven Bell, chief economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments. “Al contrario, la forza dell'economia statunitense implica che la Federal Reserve dovrà continuare ad alzare i tassi di interesse fino a quando non riuscirà a provocare una recessione. Gli automobilisti europei sarebbero entusiasti di fare il pieno ai prezzi statunitensi, che costa poco più di un euro al litro. Ma abbiamo motivo di essere molto più invidiosi dei prezzi del gas naturale di quest'inverno. Attualmente il prezzo del gas naturale in Europa è oltre otto volte più alto rispetto agli Stati Uniti”.
Quanto si risparmia con l’energia pulita?
Pictet Asset Management riportauno studio di un gruppo di ricercatori guidati da Mark Z Jacobson, dell'Università di Stanford. Secondo il paper con il passaggio all'energia pulita, il consumo energetico mondiale diminuirà del 56 per cento. Uno dei motivi di questo risparmio è che i sistemi energetici basati sulla combustione richiedono molta energia solo per funzionare.
Nel corso dell’anno i fondi che investono in energia pulita hanno registrato delle performance negative. Come si può vedere in tabella, le migliori performance in campo energetico sono state rappresentate dai fondi che investono nelle fonti di approvvigionamento energetico tradizionale. Non dobbiamo però dimenticare che, sebbene gli investimenti sulla green energy abbiamo avuto una flessione nel corso dell’anno rappresentano un cambiamento necessario in un futuro non molto lontano.