ESG, un cambiamento che il risparmio gestito ha il compito di guidare

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Kat Yukawa, Unsplash

Durante la conferenza finale del ciclo R-Evolution, Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, ha dichiarato che il cambiamento ESG sarà in larga parte condotto e spinto dal sistema finanziario. La pandemia ha accelerato le dinamiche sulla sostenibilità. Non solo in termini di impatto su problemi preesistenti che oggi richiedono una risposta più decisa, ma anche come incentivo positivo al cambiamento. Una trasformazione che il risparmio gestito ha il compito di guidare, come emerge nel quinto incontro del ciclo R-Evolution.

"L'ESG sarà uno sforzo enorme per tutto il sistema economico", osserva Fabio Galli. "La dinamica in atto coinvolgerà sotto forma di impatto o di incentivo al cambiamento tre attori principali del mondo finanziario: imprese, gestori e consulenti finanziari. Il cambiamento ESG sarà in larga parte condotto e spinto dal sistema finanziario. Il modo in cui le persone si abitueranno a risparmiare con un approccio orientato verso la sostenibilità produrrà un cambiamento dirompente su tutto il sistema economico".

Gli operatori del risparmio gestito hanno risposto alla sfida della sostenibilità declinandola in modo diverso, sottolinea Lorenzo Alfieri, country head di J.P. Morgan AM. "Noi abbiamo iniziato circa quattro-cinque anni fa, partendo da un'elaborazione dapprima al nostro interno, cioè coltivando una cultura aziendale sui fattori ESG in modo da prepararci per una fase successiva". La società, riferisce Alfieri, mira a proseguire nel processo affiancandosi il più possibile ai propri clienti e alle società presso cui sono stati fatti degli investimenti.

Luca Tenani, country head Schroders Italia, rileva che quello che accomuna gli operatori di risparmio gestito è il superamento dell'idea di una contrapposizione tra profitto ed etica. "Le aziende più socialmente responsabili hanno dato dimostrazione di essere meglio posizionate per crescere nel lungo periodo e i loro titoli sono risultati meno volatili anche nel momento di massima tensione sulle Borse dovute all'emergenza coronavirus".

Giovanni Sandri, managing director e head BlackRock Italia, ricorda che l’attenzione alla sostenibilità è un fenomeno creato da milioni di persone che nel tempo hanno cominciato a manifestare maggiore sensibilità a questi temi. “Questa dinamica non è cambiata con il Covid, anzi si è ulteriormente rafforzata: da qui la nostra considerazione che la sostenibilità non è un costo ma un investimento. Le aziende devono mettere in conto questo investimento se vogliono rimanere sul mercato".

"Un punto importante da sottolineare è quello del 'give back': molte aziende si stanno rendendo conto di quanto sia importante tessere un rapporto più stretto con la società e con gli investitori", spiega Carlo Trabattoni, amministratore delegato Generali Investments Partners. Un fenomeno che secondo Trabattoni avviene perché c'è un dovere fiduciario che è cresciuto nel tempo e perché gli azionisti sono diventati più attivi.

Per Tommaso Tassi, head of distribution Italy Aberdeen Standard Investments un aspetto particolarmente rilevante è la competenza nella gestione delle tematiche ESG: "Quello che cerchiamo di fare noi è affiancare ai classici analisti che guardano i bilanci negli aspetti più squisitamentefinanziari degli analisti ESG che quindi hanno competenze più specifiche su queste tematiche, in modo da poter fare analisi e prendere decisioni sulle società in modo più ampio".

Paolo Paschetta, country head Pictet AM Italia, riconosce che c'è una scarsa percezione del grande pubblico sul fatto che gli attori della finanza abbiano anche una sensibilità su questi temi, e auspica che con alcune iniziative già in corso "i clienti finali si rendano conto che noi, come attori del mondo della finanza, abbiamo la possibilità concreta di indirizzare le risorse finanziarie nei confronti delle aziende più virtuose".