Esiste una connessione tra rendicontazione non finanziaria e rendimento azionario?

Danist N, Unsplash
Danist N, Unsplash

"Le azioni delle società che sono più rapide nel presentare la loro rendicontazione non finanziaria, ossia la comunicazione di informazioni di sostenibilità ambientale, sociale, catene di fornitura, gestione delle diversità e dei rischi, hanno un premio significativo rispetto alle aziende che sono meno reattive nel presentarli". Tale affermazione, dimostrabile con meri dati, è il punto di partenza di una ricerca condotta da NN Investment Partners in collaborazione con Bas Peeters, visiting fellow presso la Vrije Universiteit di Amsterdam, il cui esito fondamentale è stato confermare e fare luce sulle cause di "un forte legame tra i futuri rendimenti azionari, la tempestività della rendicontazione e le caratteristiche dei documenti", tale da spingere team European Equity dell'asset manager olandese ad iniziare in maniera immediata ad integrare i risultati ottenuti nel processo di investimento per le sue strategie European Equity e Euro Equity.

Efficienza e trasparenza

Il metodo sceinetifico utilizzato per comprendere le motivazioni del "legame segreto", così è definito nello studio, tra tra rendicontazione non finanziaria e rendimento azionario fa riferimento a tecniche di elaborazione del linguaggio naturale. Tono del testo del report e variazioni tra rendicontazioni trimestrali e annuali sequenziali della stessa società sono stati elaborati attraverso sistemi di calcolo. "La ricerca", riporta la nota emessa per la diffusione dei risultati, "rivela che il ritardo nel reporting è legato a un fraseggio più negativo in tutto il report e a un livello inferiore di somiglianza con il report precedente". "Questo a sua volta ha un potere predittivo per i futuri rendimenti azionari, in quanto le società tardive nel produrre tale documentazione registrano performance inferiori a quelle delle società che ne fanno più rapida disclosure".

Ecco le diverse potenziali ragioni per questo collegamento evidenziate dai ricercatori:

  • "Modificare un report richiede tempo", ha detto Karim Bannouh, senior portfolio manager del team European Equity di NN IP, "specialmente se una società sta cercando di manipolare il modo in cui viene percepito o di evidenziare alcuni elementi".
  • Un'altra possibile ragione è che le aziende che predispongono la rendicontazione più velocemente sono quelle in grado di elaborare le informazioni in modo più rapido ed efficiente, il che ha implicazioni positive per le operazioni commerciali. "La tempestività della presentazione potrebbe essere un indicatore dell'efficienza dell'azienda", ha aggiunto Bannouh. "Le aziende che possono elaborare le informazioni più rapidamente sono meno congestionate”.

I ricercatori hanno inoltre fatto notare che questo fenomeno si applica a diversi settori e aree geografiche, e che non può essere spiegato con la dimensione della società ossia con l’assunto che quelle più grandi sono in grado di compilare i documenti più velocemente rispetto a quelle più piccole. "Ci siamo spesso trovati di fronte al presupposto che le nostre evidenze potrebbero essere attribuibili ad una distorsione delle dimensioni", ha affermato Derek Geng, data scientist di NN IP. "Questo perché le aziende più grandi di solito hanno più capitale umano e quindi elaborano le informazioni più rapidamente. Ma anche se analizziamo gli universi large e small cap separatamente, scopriamo che le aziende che completano i report più velocemente godono di rendimenti azionari significativamente più elevati rispetto alle aziende più lente in questo processo", ha aggiunto.

Fattori di innovazione

La strada individuata da NN IP porta a nuove possibilità di incorporazione dell'analisi del sentiment nelle decisioni di investimento. Le tecniche di studio del linguaggio naturale, in particolare quelle afferenti al campo della programmazione neuro-linguistica, sono ritenute particolarmente utili dell'asset manager olandese per considerazioni di investimento come i fattori ambientali, sociali e di governance, in aree più soggettive e più difficili da quantificare. "Man mano che le opportunità di generzione di alpha derivanti da queste nuove fonti di informazione diventano più evidenti, l'uso del linguaggio naturale e di insiemi di big data alternativi si diffonderà nei prossimi anni", ha concluso Bannouh.