ESMA pubblica un aggiornamento delle 'Q&A' sulla Direttiva AIFMD

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foto: autor Scott McLeod, Flickr, creative commons

L’obbligo di informazione alle autorità competenti e la delega del portafoglio sono le principali novità del nuovo documento di 'Q&A' per l'applicazione della direttiva di gestori dei fondi di investimento alternativo (AIFMD nel suo acronimo in inglese) appena pubblicato da ESMA. In totale, l'organismo ha già risposto a 70 domande, di cui oltre la metà hanno a che vedere con il reporting alle autorità.

Tra le 12 nuove risposte fornite da ESMA, gli esperti di Simmons & Simmons metteno in evidenza alcune come la conferma che i gestori di fondi di investimento alternativi (AIFM) esterni all’UE che commercializzano i loro fondi di investimento alternativi (AIF), nello Spazio Economico Europeo (in virtú dell’articolo 42) devono continuare ad informare le autorità nazionali competenti dopo la fine del periodo di commercializzazione, a meno che non dimostrino che nella giurisdizione dell'autorità nazionale non ci sono investitori nel loro fondo di investimento alternativo.

Inoltre, quando un gestore di AIF al di fuori dell’UE commercializzai suoi fondi in diversi Stati membri, ESMA chiarisce che è necessario calcolare una singola frequenza di presentazione di report che tenga conto di tutti gli AIF che commercializza nell'Unione. Questa frequenza deve essere la stessa per tutti gli Stati membri in cui commercializza i suoi fondi.

Per quanto riguarda le informazioni relative al valore patrimoniale finale di un fondo, ESMA spiega che se questo valore non è disponibile entro il termine stabilito (un mese dopo la fine del periodo di presentazione dei rapporti, con ulteriori15 giorni nel caso di fondi di fondi) i gestori dovranno utilizzare stime del valore patrimoniale netto dei fondi e inviare gli aggiornamenti se successivamente dovesse esserci una differenza tra il valore stimato e quello definitivo.

Il documento di ESMA contiene una nuova domanda (la prima e l’unica per il momento) legata al fatto che, dopo una delega della gestione del portafoglio o del rischio, una società di gestione con diversi fondi rimanga 'una letter-box entity'. ESMA spiega che quando un gestore di AIF gestisce diversi fondi, la valutazione che dovrebbe essere fatta per vedere se la società è rimasta una 'letter-box entity', deve essere effettuata individualmente per ogni fondo di investimento alternativo e non in relazione a tutto il gruppo di fondi.