ESMA ricorda l'obbligo di avere il codice LEI prima dell'entrata in vigore di MiFID II

Niccolò Caranti, Flick, Creative Commons
Niccolò Caranti, Flick, Creative Commons

L'Autorità europea degli strumenti e dei mercati finanziari (ESMA) ha pubblicato un avviso in cui ricorda alle società la necessità di ottenere il codice LEI (Legal Entity Identifier) prima dell'entrata in vigore della direttiva MiFID II e del regolamento MIFIR il prossimo 3 gennaio 2018, nonché un documento esplicativo. ESMA incoraggia le società a realizzare tutte le procedure necessarie per ottenere questo codice alfanumerico di 20 caratteri che darà loro un'identità unica necessaria per eseguire qualsiasi transazione finanziaria.

Il codice LEI sarà obbligatorio a partire da gennaio 2018 per il reporting di tutte le operazioni finanziarie in conformità a MiFID II  e MIFIR. L'obiettivo di questo identificatore è quello di migliorare la supervisione dei mercati e la loro trasparenza. Le società di servizi di investimento e gli enti creditizi che eseguono transazioni su strumenti finanziari per conto di  clienti che sono soggetti giuridici avranno bisogno della LEI del cliente prima dell'esecuzione delle operazioni (articolo 26 MiFIR).

La comunicazione informa sulle norme che impongono la necessità di avere il codice LEI, chi può richiederlo, perché è importante averlo in tempo, come può essere ottenuto e dettaglia anche il tipo di entità che in applicazione di MIFIR avrà bisogno di questo codice.