La view di investimento descritta da Conti, responsabile macro research, vede un’inflazione vicino all’obiettivo della BCE, ma al di sopra delle attese della Fed. Favorevole lo scenario di medio termine anche per gli azionari.
Tassi di interesse e mercati obbligazionari ancora “al centro dell’attenzione” nella view di Eurizon sul mese. Tuttavia, anche i mercati azionari “reggono molto bene in questo contesto. Anzi: hanno segnato nuovi massimi tanto la Borsa americana quanto quelle europee ed emergenti”, Andrea Conti, responsabile macro research di Eurizon nella consueta view mensile "The Globe" rimarca un contesto economico che si conferma positivo su entrambe le sponde dell’Atlantico. L’inflazione attesa negli Usa, pur in leggero calo si va stabilizzando in area 3,5%, sopra l’obiettivo della Fed; mentre in Eurozona ad aprile si conferma al 2,4%, stesso dato di marzo. Questo si riflette nell’azione delle banche centrali che, sì “andranno a rimuovere l’eccesso di restrizione monetaria”, ma lo faranno in maniera graduale. La doppia velocità Europa-Stati Uniti, d’altronde, sarà sancita dalla decisione (attesa) della BCE il 6 giugno, mentre per un primo taglio dei tassi da parte della Fed, “le aspettative si sono molto spostate in avanti, con un primo ribasso atteso, addirittura a novembre”.
Per i mesi successivi i future scontano i tassi BCE scendere dal 4% attuale al 2,7% a fine 2025. “Verso la fine dell'anno anche per la Fed è atteso un percorso di normalizzazione dei tassi, che dal 5,5% dovrebbero portarsi al 4% e, anche in quel caso, il punto di atterraggio è superiore al livello atteso di inflazione”, afferma l’esperto. Lo scenario di riferimento di medio termine, si legge nella view della società, si conferma favorevole per i mercati finanziari.
Curve invertite
Quale l’effetto di queste considerazioni? Conti esprime graficamente il risultato dell’attuale momento che prefigura “il tipico contesto di metà ciclo”. L’esperto sottolinea tuttavia come i tassi a breve termine siano, oggi, “abbondantemente superiori all’inflazione”, mentre quelli a lungo termine (più bassi) “riflettono, invece, la temporaneità dell’attuale livello dei tassi a breve e ne scontano la futura discesa”. Eurizon quindi vede interessanti le scadenze brevi e medie del mercato obbligazionario “perché permettono all'investitore di incassare un flusso cedolare oggi superiore all'inflazione, tanto americana quanto europea. Inoltre (paradossalmente) quanto più le banche centrali saranno lente nell'abbassare i tassi, tanto più si prolungherà il periodo per incassare i flussi cedolari. Poi, quando i tassi scenderanno si incasseranno i guadagni in conto capitali”. L’interesse verso parti lunghe delle curve, invece, è valutativo, in quanto “in termini di medio-lungo periodo permettono di intercettare la crescita sottostante alle economie”.
Asset allocation
Sui governativi la società mantiene un giudizio neutrale sulla duration degli USA e della Germania, con preferenza come detto per le scadenze brevi-medie e per i titoli a tasso reale. Giudizio positivo sui titoli governativi periferici dell’Eurozona. Per quanto riguarda le obbligazioni a spread, “investment grade e high yield rimangono interessanti e permettono di incrementare il flusso cedolare rispetto ai tassi di pura duration”, anche in questo caso, dunque, il giudizio è positivo.
Come anticipato, anche i mercati azionari “reggono” in questo scenario, in quanto le valutazioni, seppur meno interessanti rispetto a fine 2022, “non possono essere considerate estreme”. Al di là del settore tecnologico, le valutazioni del mercato USA “sono allineate alle medie storiche e quindi non care”, si legge nel documento. Peraltro, anche includendo il settore tecnologico nell’osservazione, le valutazioni assolute (multipli) risultano meno tirate se si dà credito alle stime degli utili aziendali per il 2025 e il 2026. “Questo è il motivo per cui, al netto di episodi di volatilità, manteniamo un giudizio positivo sui mercati azionari nell'ottica di medio di medio periodo”, afferma Conti, che a livello geografico indica appunto una preferenza relativa per gli Stati Uniti.