Euromobiliare Advisory SIM crea la funzione 'investment quality'

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Gianmarco Zanetti, direttore generale, Euromobiliare Advisory SIM

E' stata denominata 'investment quality' ed è una nuova funzione creata di recente all’interno di Euromobiliare Advisory SIM, la società di intermediazione mobiliare del Gruppo Credem, guidata dal direttore generale Gianmarco Zanetti. La sua principale attività sarà quella di "presidiare in modo continuativo la qualità delle performance e l’assunzione di rischio, sia ex ante sia ex post, dei portafogli (costituiti da oltre 6,6 miliardi di euro in gestione diretta ed in delega e più di 40 portafogli modello in consulenza). Nello specifico, la nuova funzione agisce da raccordo tra il risk management del Gruppo e i gestori, fornendo chiavi di lettura al fund manager stesso sulle scelte di investimento e monitorando in modo coordinato gli interventi fatti.  “Un'impostazione che permette a tutti gli attori del processo di investimento di essere parte attiva e coinvolta nel raggiungimento dei risultati e nel controllo dei rischi”, ha commentato Zanetti.

A fine 2019, inoltre, Euromobiliare Advisory SIM ha completato la revisione del proprio processo di investimento, che ora punta sulla trasparenza dei portafogli, su un utilizzo più rilevante di strumenti passivi, come ETF e fondi indicizzati che hanno raggiunto oltre 1/3 dell’investito dei portafogli gestiti, e sull’impiego più mirato di fondi attivi e rappresentativi quasi esclusivamente di specifiche asset type. Altri pilastri del nuovo processo di investimento sono la forte responsabilizzazione dei gestori e degli advisory portfolio manager nelle scelte di mercato, la capacità di individuare uno scenario centrale di investimento, accompagnato però dall’indicazione di due scenari alternativi ('best' e 'worst') per anticipare eventuali interventi rilevanti di portafoglio al verificarsi di eventi che modificano il contesto macro e micro.

"Ciò permette sia ai clienti sia alle reti di vendita di comprendere più facilmente e in modo più immediato le nostre scelte di investimento, pur nella consapevolezza che la costruzione dei portafogli prevede la gestione di diverse complessità che devono essere supportate dalla presenza di importanti competenze interne”, ha aggiunto il DG della SIM. Sono otto, infatti, i gestori dedicati al servizio di gestione dei patrimoni, due i professionisti che si occupano di costruzione di portafogli modello in advisory, otto gli analisti, uno strategist ed una piattaforma di modellistica quantitativa proprietaria che spazia dall’analisi dei mercati all’ottimizzazione dei portafogli fino allo screening di titoli obbligazionari, azionari e di fondi. A tutto questo va aggiunto il consolidato ed ampio network di provider esterni di ricerca e analisi con cui la società collabora in modo sistematico.