L'operazione, che sarà perfezionata entro il 2022, completa il percorso avviato da tempo di integrazione tra SPI e Fideuram sotto il profilo organizzativo, operativo e commerciale.
Operazione infragruppo in casa Intesa Sanpaolo. Il CdA guidato da Carlo Messina, insieme ai consigli di amministrazione delle due società interessate, ha deliberato la fusione per incorporazione di Sanpaolo Invest SIM (società di intermediazione mobiliare, autorizzata all'esercizio di servizi ed attività di investimento e controllata al 100% da Fideuram) nella sua controllante, nell’ottica di razionalizzazione delle strutture societarie.
L’operazione (che si prevede sarà perfezionata entro il 2022, dopo l’ottenimento delle autorizzazioni previste) completerà il percorso avviato da tempo che già oggi vede SPI integrata con Fideuram sotto il profilo organizzativo, operativo, del modello commerciale, del catalogo prodotti, della gestione e del modello di incentivazione dei suoi consulenti finanziari.
Come spiega il gruppo in una nota, il brand Sanpaolo Invest sarà comunque mantenuto per assicurare continuità nella gestione dei rapporti con i consulenti finanziari e con la clientela. Inoltre sarà garantita la piena continuità operativa, mantenendo inalterato il livello di servizio, il presidio e la gestione dei rischi e saranno confermati i servizi offerti alla clientela, oltre al modello distributivo basato sull’attuale rete di consulenti finanziari.
Al 31 marzo 2022, Sanpaolo Invest registrava AuM per circa 29,6 miliardi di euro e circa 1.200 consulenti finanziari.