Fideuram Spa, definita le modalità di aggregazione

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Si alza il velo sulle modalità di aggregazione della nuova Fideuram Intesa San Paolo Private Banking Spa, per abbreviarla, Fideuram Spa, nata il 1° luglio scorso e frutto dell’integrazione di Banca Fideuram con Intesa Sanpaolo private banking, che si pone come la prima private bank italiana e la quarta nel Paese quanto a numero di attivi. L’integrazione avviene così in tre passaggi: il conferimento a Fideuram del ramo governance (stimato in 4 milioni di euro) di Intesa Sanpaolo Private Banking, il conferimento a Fideuram della partecipazione totalitaria in Intesa Sanpaolo Pb da parte di Intesa Sanpaolo dal valore di 527,78 milioni e, infine, il conferimento a Fideuram della partecipazione nella fiduciaria Sirefid da parte della stessa banca Intesa, dove la stima è pari a 21,9 milioni.

Dal punto di vista tecnico, l’accorpamento tra Fideuram e Intesa Sanpaolo PB è avvenuto con Intesa che ha conferito Intesa PB in Fideuram mediante un aumento di capitale di circa 20 milioni di euro. La struttura di vertice della nuova banca è stata definita da tempo, con presidente Matteo Colafrancesco e amministratore delegato Paolo Molesini, attuale amministratore delegato di Intesa PB. Quella di Colafrancesco, storico uomo di rete e figura determinante per il successo di Fideuram, avrà connotazioni molto marcate nel senso che non sarà una presidenza di sola rappresentanza ma sarà rilevante nel processo decisionale sulle strategie da mettere in campo nella nuova banca.