La sensazione di Federica De Giorgis, senior financial advisor Fixed Income di Ersel, è che i mercati emergenti in ambito fixed income rappresentino oggi un’area più accessibile rispetto al passato. “C’è stato un tempo in cui approcciarsi al local currency era molto complicato e c’era, per così dire, una maggiore ‘pericolosità implicita’ in questi mercati. Ora, invece, i governi sono mediamente più affidabili, le banche centrali hanno migliorato la loro gestione, l'inflazione è più controllata e le valute sono meno volatili”, spiega l’esperta. “Per questo - prosegue - adesso utilizzo la local currency con meno timore rispetto a prima, sebbene rimanga cauta su alcune selezioni e di fronte a portafogli molto prudenziali continui a preferire l’hard currency”. A ogni modo, quello adottato in Ersel non è un approccio specialistico. “Ci concentriamo prevalentemente sui tassi reali e sui livelli dei cambi correlati alle politiche monetarie. Riteniamo, inoltre, importante avere un approccio con duration contenute”, afferma.
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