Fondi etici, l'offerta aumenta

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L’offerta di fondi sostenibili è in crescita. Se nel 2016 i fondi SRI lanciati sul mercato italiano erano circa una ventina (dei quali solo tre di diritto italiano, uno di Sella Gestioni SGR e due di Amundi ), in questi primi sei mesi del 2017 i risparmiatori italiano hanno visto incrementare la possibilità di scelta di un fondo etico: finora ne sono stati lanciati nove, con una disponibilità di classi pari a circa una ventina, dato che alcuni prodotti erano già venduti in altri Paesi europei. Secondo i dati rilevati da Morningstar la maggior parte restano comunque legati a società di gestione internazionali.

Nuovi_Fondi_H1-2017_IT

Tra le categorie più significative ci sono in primis i fondi azionari che spaziano da quelli geografici (Europa, Eurozona, globali ed emergenti) a quelli settoriali nello specifico con focus sulla tecnologia. Per quanto riguarda invece i fondi etici obbligazionari prevalgono i prodotti globali e diversificati in euro. Non mancano nemmeno i prodotti con i criteri ESG che staccano una cedola, un must per i risparmiatori italiani: tra questi abbiamo un fondo a cedola di Bnp Paribas e uno di Eurizon Capital.

Benché in Italia non ci sono ancora numeri rilevanti come nel resto del mondo (a partire dal Nord Europa), l’aumento dell’offerta è un chiaro segnale per l’industria del risparmio gestito. Tant’è che sempre più case d’investimento cercando di adeguarsi al concetto di finanza sostenibile. Specie quando le perfomance sono evidente. Come spiega ad esempio Jon Hale, capo della ricerca Morningstar sulla sostenibilità, ci sono numerosi report che confermano come i fattori ESG possano determinare migliori perfomance a lungo termine. “Ad esempio, un recente report di Bank of America Merrill Lynch rivela che le imprese con bassi punteggi di sostenibilità hanno più probabilità di fallire entro i successivi cinque anni, di avere crolli dei prezzi e una maggior volatilità degli utili”. Per questa ragione, gli investitori, compresi i gestori di fondi, guardano con sempre più attenzione ai fattori ESG nella costruzione del portafoglio.