Fondi, gli ultimi arrivi made in Italy

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Yoann Gauthier, Flickr, Creative Commons

Il torrido caldo estivo non frena i movimenti nell’industria del risparmio gestito in Italia. Nelle sole due prime settimane di luglio, infatti, il mercato ha già visto approdare nuovi prodotti che vanno a diversificare e ingrandire l’offerta per la clientela italiana. Vediamo quali sono, partendo dalle entità di casa nostra.

La prima novità giunge da Kairos. La società continua a scommettere sull’Italia e lo fa lanciando il fondo Kairos Alpha Sicav – Target Italy, un comparto azionario flessibile di Sicav di diritto lussemburghese armonizzata, che si pone l’obiettivo di generare alpha sul mercato azionario italiano con un livello di volatilità relativamente contenuto, tramite una strategia decorrelata dal mercato di riferimento.

Il prodotto si basa su una logica di tipo long/short, in cui la componente long è rappresentata da un paniere di azioni italiane, con investimento Feeder nel fondo Master KIS Risorgimento, e la parte short è rappresentata da una posizione al ribasso sull’indice FTSE MIB, mentre il resto del patrimonio è investito in liquidità. Il portafoglio del prodotto è gestito con una metodologia prossima al market neutral, che punta a rendimenti costanti nel tempo, neutralizzando l’esposizione ai rischi specifici del mercato di riferimento: il valore generato dipende dunque dalla capacità del gestore di effettuare le migliori scelte di stock-picking.

Generali, a sua volta, entra nel mercato delle Insurance Linked Securities (ILS) stipulando un contratto di riassicurazione con Lion II Re DAC, una ‘special purpose company’ irlandese, che per un periodo di quattro anni coprirà le possibili perdite catastrofali subite dal gruppo a seguito di tempeste e alluvioni in Europa e terremoti in Italia. La transazione Lion II Re trasferisce parte del rischio agli investitori del bond, ottimizzando in questo modo la protezione del gruppo contro le catastrofi. A tale scopo, Lion II ha emesso una tranche di titoli di debito per 200 milioni di euro, già sottoscritti interamente dal mercato, che pagheranno un premio annuo del 3%, importo che sarà restituito agli investitori qualora negli anni di operatività della transazione non si verificheranno eventi derivanti dagli eventi naturali citati e  superiori alle soglie prefissate per ciascuna tipologia di rischio.

Generali non è nuova alle obbligazioni di tipo ILS: nel  2014, infatti, lanciò il cat bond Lion I che riguardava solo il rischio tempeste in Europa e nel 2016 Horse Capital I, che forniva copertura sul business di RCA. Lion II, però, è unico nel suo genere essendo il primo strumento diversificato nel settore delle catastrofi. E probabilmente non sarà l’ultimo. Dal gruppo commentano che continueranno a “monitorare attentamente questo mercato rilevante per le proprie strategie di gestione del capitale e di trasferimento del rischio assicurativo”.

Infine, segnaliamo il lancio da parte di UBI Pramerica SGR di due soluzioni bilanciate obbligazionarie: UBI Pramerica Euro Multifund e UBI Pramerica Global Multiasset II. Il primo è un bilanciato obbligazionario multimanager che investe prevalentemente in OICR obbligazionari (dal 50% al 70% del portafoglio) e in misura inferiore in OICR azionari (dal 30% al 50%). Il prodotto prevede un flusso cedolare annuale, passando da un valore predefinito dell’1,50% (nel periodo 2018-2020) a un valore variabile in base all’andamento del fondo. Il secondo strumento, invece, è un multiasset che permette di investire in modo diversificato su tutte le principali asset class a livello globale. La sua componente azionaria può variare dal 10% al 30% e anche in questo caso è previsto un flusso cedolare periodico, pari all’1% del valore iniziale della quota per i primi 3 anni e variabile per quelli successivi.