Fondi, i migliori e peggiori italiani nel 2014

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foto: autor John Lord, Flickr, creative commons

Due azionari settoriali e molti comparti specializzati su Wall Street sono i migliori fondi di diritto italiano del 2014 per profilo di rischio/rendimento aggiustato per i costi (in gergo tecnico si parla di Morningstar Risk-adjusted return, MRAR). Sulla classifica influisce l’andamento dei mercati finanziari e delle valute. Essendo espressi in euro, i rendimenti dei prodotti con una forte esposizione ai titoli americani hanno beneficiato dell’apprezzamento del dollaro nel corso dell’anno. 

Ecco i migliori

Nel dettaglio, il miglior fondo per MRAR (al 30 novembre 2014) è Eurizon Azioni salute, che investe nel settore farmaceutico, con oltre la metà degli attivi in aziende statunitensi (dati di portafoglio al 31 agosto). Nel corso del 2014, il pharma ha registrato rendimenti superiori all’indice azionario globale, grazie ad alcuni fattori positivi quali il rinnovamento della gamma di medicinali da parte delle grandi società che stanno fronteggiando la concorrenza dei farmaci generici e il rallentamento nella scadenza dei brevetti, che fa aumentare il rendimento sul capitale investito. Nonostante sia in cima alla classifica dei fondi di diritto italiano, il comparto di Eurizon non è al top nella categoria degli Azionari salute. Ha, infatti, un rating di due stelle e presenta costi superiori alla media. Al secondo posto per MRAR, si colloca Eurizon Azioni tecnologie avanzate che, all’interno della categoria Morningstar di appartenenza, ha tre stelle. In pratica ha un rendimento nella media a fronte di un rischio inferiore e di un livello commissionale penalizzante. Il comparto ha beneficiato del positivo andamento del settore hi-tech che, secondo gli analisti di Morningstar, presenta attualmente sacche di sopravvalutazione, anche se non mancano le occasioni, in particolare nel cosiddetto comparto dei Big data (gestione di una grande quantità di dati per vari utilizzi tra cui la profilazione dei clienti).

... e i peggiori

Al fondo della classifica basata sull’MRAR, troviamo Amundi Eureka Sviluppo Russia 2018, un fondo che a scadenza si prefigge di dare un rendimento pari al valore della quota iniziale più una performance legata all’andamento dell’indice Rdx (Russian depositary index, indice rappresentativo dell’andamento del mercato russo), ma che nel corso del 2014 è stato fortemente penalizzato dalla crisi che sta attraversando il paese. Segue Zenit MC Pianeta Italia, che nel 2014 è crollato al centesimo percentile della categoria Azionari Italia dal quattordicesimo del 2013 (dati al 30 novembre 2014). I titoli che hanno più pesato sulla performance sono Banca Carige, Frendy Energy e Mps. Terzo peggior fondo è Symphonia Tematico, un Bilanciato flessibile globale, che ha due stelle di rating complessivo, che nel 2014 è finito in coda alla categoria (novantanovesimo percentile al 30 novembre 2014), penalizzato tra l’altro dalle quote investite in un fondo specializzato sulla Russia.  In coda alla classifica troviamo anche Consultinvest MM High Volatility, che investe prevalentemente in quote di altri fondi e ha subito i contraccolpi della crisi russa e del crollo del prezzo del petrolio, e Amundi Eureka Brasile 2016, la cui performance a scadenza è legata al verificarsi di determinate condizioni relative all’andamento dell’Etf iShares Msci Brazil index fund.

Fuori classifica

Non rientrano nella classifica per MRAR i fondi di diritto italiano che hanno raccolto di più nel 2014 (i primi tre sono Gestielle Cedola Multiasset I e II e Eurizon Cedola attiva più luglio 2019) perché hanno meno di un anno di vita.