Fondi immobiliari, l'Italia è medaglia d'argento in Europa

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Mariano Mantel, Flickr, Creative Commons

Agli italiani piace investire nel mattone. In Italia il patrimonio dei fondi ha toccato i 46 miliardi di euro a fine 2016 e per il 2017 c’è un realistico obiettivo di 50 miliardi di euro con oltre 400 fondi immobiliari operativi. Meglio di noi, in termini di offerta, solo la Francia con 446 fondi. Per quanto riguarda il patrimonio, invece, al primo posto in Europa troviamo la Germania, con 165 miliardi di euro. Stando ai dati presentatati nel rapporto 2017 “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari, quello immobiliare è un settore che In Europa ha ripreso a crescere a un ritmo medio del 7,3% annuo nel periodo 2010-2013, per accellerare negli ultimi anni, con una crescita del 9,8% nel 2014, del 10,8% nel 2015 e del 12,4% nel 2016, grazie al miglioramento delle prospettive economiche, i bassi livelli dei rendimenti obbligazionari e una liquidità consistente favoriscono la crescita dei fondi immobiliari in Europa.

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“Più che nel passato – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari- a fianco degli operatori italiani sono attese SGR di proprietà internazionale che utilizzano questo strumento per operare, anche in modo intenso, sul mercato nazionale. Quindi le prospettive potrebbero essere migliori rispetto a quanto previsto". Il costo del denaro si è mantenuto molto basso nel 2016 e, nonostante minimi segnali di incremento, il dato sommato alle operazioni di ristrutturazione del debito, ha permesso una ulteriore riduzione dell’indebitamento del sistema che in cinque anni è sceso da 30 miliardi di euro a 25,5 miliardi. Il numero di fondi operativi è aumentato e appare in crescita anche nel 2017, anche al netto delle liquidazioni di molti 'fondi familiari'.

Dallo studio, che ha preso in esame il patrimonio (nav) dei fondi operativi in Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia (che insieme rappresentano circa l’85% dell’industria europea dei fondi immobiliari), emerge anche che sul fronte dell’asset allocation le società di gestione si orientano sempre più verso il turnover dei patrimoni, per seguire le nuove esigenze dei mercati. Tra i mercati emergenti a livello europeo soprattutto il residenziale, che ha una quota di asset allocation pari al dieci per cento del totale.  I nuovi investimenti residenziali sono concentrati sull’attività di ristrutturazione, soprattutto nell’ottica di risparmio energetico, e sulle residenze specializzate, in particolare per studenti o senior.