AIFI comunica che il dato corrisponde a circa il 70% del totale del mercato italiano. Nel complesso sono stati realizzati 650 investimenti che hanno coinvolto oltre 450 società.
Negli ultimi dieci anni, i fondi pan europei hanno investito 60 miliardi di solo capitale di rischio in Italia, quasi il 70% del totale del nostro mercato. Il dato emerge dall’analisi dell’attività di tali operatori effettuata da AIFI, Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt al termine del consiglio direttivo che ha fatto il punto sul roadshow istituzionale della scorsa settimana a Londra. Nel complesso, comunicano da AIFI, nel decennio preso in osservazione sono stati realizzati 650 investimenti, che hanno coinvolto oltre 450 società.
Sono stati 190 i soggetti operanti nel settore “e nel 45% dei casi hanno realizzato più di una operazione nel nostro Paese”, dichiara Innocenzo Cipolletta presidente AIFI. “Gli operatori che avevano investito nel 2013 in Italia erano 21 contro i 62 del 2022. Questo conferma il crescente interesse degli operatori nei confronti delle imprese italiane”. L’Associazione parla di “un trend di crescita importante” che, a livello settoriale, si indirizza in particolare verso il settore di beni e servizi industriali, seguito dall’Ict, e dal medicale e biotecnologie “a dimostrazione dell’interesse degli operatori sia verso settori tradizionali sia verso quelli più innovativi”, si legge in una nota.
Nella tipologia di operazioni, prevalgono i buy out anche se negli ultimi anni è cresciuto il peso delle infrastrutture che attraggono investimenti di dimensioni significative. L’ammontare medio per singola operazione è passato da 57 milioni nel 2013 a 118 nel 2022.