Casse e fondi pensione, come cambieranno da qui al 2025

Mostafa meraji, Unsplash
Mostafa meraji, Unsplash

“Il contesto di bassi tassi di interesse in cui ci troviamo, esacerbato dalle politiche delle Banche centrali, continua nelle Nazioni sviluppate, determinando rendimenti negativi su buona parte del comparto obbligazionario. Data la crescente volatilità dei mercati, inoltre, molti fondi pensione hanno ridotto la loro allocazione azionaria e sono alla ricerca di alternative. Questo ha messo in discussione le strategie d'investimento di casse e fondi pensione. Come possono, nel modo più sostenibile possibile, adempiere ai loro mandati?

Parte da questa domanda, esposta da Dariush Yazdani, partner del PwC Market Research Centre, lo studio Beyond their Borders: Evolution of foreign investments by pension funds, condotto dalla società di consulenza e commissionato da ALFI (Association of the Luxembourg Fund Industry) che analizza il mercato dei fondi pensione a livello globale con la finalità di isolare i trend fondamentali a cui assisteremo nei prossimi cinque anni.

Numeri in crescita

L’indagine rivela come i fondi pensione abbiano globalmente registrato una crescita costante tra il 2014 e il 2018, con un aumento del 3,2% del tasso annuo di crescita composto (CAGR) fino a quota 42.000 miliardi di dollari statunitensi di attivi, di cui 4.900 miliardi confluiti nei quattro anni dal 2014 al 2018. I fondi pensione continuano a detenere la maggior parte degli assets tra gli investitori istituzionali, rappresentando circa il 52% del mercato nel 2018. Un trend, rivelano gli esperti di PwC, diminuito di intensità a fine del 2018, probabilmente a causa della flessione e della volatilità dei mercati azionari nell'ultimo trimestre dell'anno. Una battuta d’arresto temporanea però secondo lo studio, data la natura di investitori di lungo periodo di casse e fondi pensione e la crescente necessità derivante dal fenomeno globale dell’invecchiamento della popolazione. “La crescita”, è possibile leggere nella ricerca, “dovrebbe continuare nei prossimi anni e riteniamo che il patrimonio dei fondi pensione vedrà un CAGR del 5,4% tra la fine del 2018 e il 2025, anno in cui supererà i 61.000 miliardi di dollari”.

PwC, CAGR

Rendimento e diversificazione

“Alla luce dei fattori sopra esposti e dell'attuale contesto globale degli investimenti”, analizza Yazdani, “i fondi pensione stanno aumentando le loro allocazioni in alternativi, tra cui in particolare immobili e infrastrutture, e passivi”. “La ricerca di diversificazione in atto non interessa solo le classi di attività ma anche l’aspetto geografico”, aggiunge.

Il partner del PwC Market Research Centre cita così tre dei quattro trend fondamentali individuati relativamente al mercato globale dei fondi pensione. Quelli cioè legati alla ricerca di rendimento e diversificazione. La crescente allocazione in strumenti passivi, alternativi e esteri rappresenta una tendenza fondamentale del comparto. Resta in ogni caso da notare come il report sottolinei la centralità, anche in ottica futura, della gestione attiva. “Mentre la domanda di strategie passive e alternative continuerà a crescere, l’active management rimarrà comunque la parte più consistente dell’allocazione. I fondi pensione avranno bisogno di gestori attivi per far fronte ad alcune delle inefficienze che possono derivare da strumenti index driven. L’avvento del passivo è un cambiamento fondamentale nel modo in cui i fondi pensione gestiscono i loro portafogli, ma la nostra previsione è per una compresenza e complementarità di active e passive management. Quarto ed ultimo tra i trend principali riguarda l’attenzione alla sostenibilità con l’aumento dell’importanza dei fattori ESG, sia in relazione alla selezione dei prodotti e delle strategie che alla filosofia di investimento complessiva delle entità pensionistiche.

PwC_AUM

Il mercato italiano ancora “non ben sviluppato”

La ricerca non si limita ad una panoramica globale ma ha il merito di indagare ben 27 Paesi distribuiti in quattro continenti: America, Asia, Europa e Oceania. Il dettaglio relativo all’Italia non appare incoraggiante con un mercato che viene definito nel complesso “non ben sviluppato”. Per quanto riguarda l’asset allocation dei fondi pensione italiani, l’esposizione al comparto azionario a fine 2018 è risultata pari al 19%, 45% per l’obbligazionario, 6% in prodotti del mercato monetario e quasi il 31% in investimenti alternativi. Casse e fondi pensione in Italia, infine, risultano investiti per la maggior parte del loro patrimonio in maniera diretta, con una stima del 12% allocato attraverso fondi di investimento.

PwC, Italy