Fondi tecnologici: ci sono ancora opportunità interessanti nel mondo tech?

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Infocux Technologies. Flickr, Creative Commons

Le aziende tecnologiche sono sempre state sinonimo di un investimento con elevato potenziale di crescita, ma ora la loro stabilità sembrerebbe vacillare. Tale minaccia arriva da tre fronti diversi.

Secondo Quirien Lemey, senior portfolio manager di Degroof Petercam AM “le aziende tecnologiche stanno subendo attacchi senza precedenti provenienti da più fronti” politico, quello delle valutazioni e commerciale. “Il fronte politico è per lo più schierato contro i grandi gruppi tecnologici, i FANGS nel mondo occidentale, e sempre più contro le BAT (Baidu, Alibaba, Tencent) in Asia” commenta Lemey. “Dal punto di vista regolamentare, è sotto gli occhi di tutti che i giganti della tecnologia sono soggetti ad un crescente controllo da parte di numerosi enti regolatori europei, come riflesso di una generale preoccupazione in Europa sull’influenza esercitata dai gruppi statunitensi, leader nei settori della tecnologia e di internet. Questa guerra non finirà presto e continuerà anche nei prossimi anni. Potrebbe essere opportuno smettere di ignorare le preoccupazioni in materia di privacy e adottare un approccio più cooperativo nei confronti delle autorità di regolamentazione europee. Non fraintendete, crediamo che i gruppi tecnologici potrebbero uscirne più forti di prima. Non dimenticate che una maggiore regolamentazione crea spesso maggiori barriere all'ingresso”.

A detta dell’esperto “quest'anno l'indice composito NASDAQ ha raggiunto i massimi storici con le valutazioni, che si stanno nuovamente alzando. Abbiamo visto oltre 30 IPO tecnologiche solo quest'anno e la maggior parte sta registrando ottime performance. Non pensiamo che le valutazioni del settore tech siano eccessivamente care, ci sono sotto-settori molto costosi, così come sotto-settori prezzati a sconto: ecco perché con valutazioni in crescita, un approccio stock-picking è sempre più importante”.

Ai suddetti fattori, si aggiunge quella che rischia di trasformarsi in una vera e propria guerra commerciale tra USA e Cina, che trova le sue principali cause proprio nella tecnologia.

Lemey ritiene che “il settore tecnologico sia uno dei migliori settori in cui investire nel lungo periodo, in quanto l'innovazione è elevata e alla base vi sono fattori strutturali di crescita. Tuttavia, è necessaria un’attenta selezione iniziale, un'adeguata e approfondita verifica e molta attività di ricerca. Nelle nostre strategie sostenibili siamo prevalentemente esposti, in ambito tecnologico, sulle società di software. Le società di software generano tipicamente molta liquidità e tendono ad essere meno cicliche. Da un lato, investiamo in titoli altamente promettenti, innovativi e tipicamente più costosi, per i quali riteniamo che il potenziale non sia ancora pienamente individuato dal consenso. D'altra parte, deteniamo molte società tecnologiche che generano importanti free cash flows e che tipicamente risultano meno costose. L’analisi dei flussi di cassa è fondamentale in questo contesto, in quanto le imprese in grado di generare flussi in periodi di recessione, registreranno performance migliori in tali situazioni”.

“L’attuale ciclo economico passerà alla storia per avere concentrato una parte considerevole della ricchezza azionaria in poche aziende, chiamate FAANG. La giustificazione per una simile concentrazione di rischi da parte degli investitori risiede in tassi di crescita strabilianti, in un Business Model legato al processo di digitalizzazione delle economie e nella loro capacità di innovazione tecnologica. Anzi in alcuni casi, hanno letteralmente “inventato” come nel caso di Amazon una nuova tipologia di bisogno o di modalità di consumo” spiega Marzotto Sim. “La valutazione di queste aziende è molto difficile, perché nella storia tutte le growth companies, una volta che il tasso di crescita decellera, sono di fatto ‘finite’ in ottica growth e i multipli molto elevati non sono più giustificabili. Il paradosso però è che mentre in tutti i cicli precedenti l’universo growth è sempre stato considerato ‘rischioso’, in questo ciclo, che sintetizzando potremmo definire ‘post quantitative easing’, l’allocazione è stata modificata e con ogni probabilità i FAANG in alcuni portafogli hanno pesi percentuali che il loro universo di appartenenza non aveva nei cicli economici precedenti. Il secondo trimestre 2018 dei 4 FAANG è stato a luci e ombre. Hanno riportato positivamente Amazon (proporzionalmente la migliore) e Alphabet (nonostante la multa dell’antitrust europea), malino Netflix, male Facebook” dichiara Marzotto Sim.

Si intrevede all’orizzonte effettivamente un’inversione di tendenza del Nasdaq?

Analisi dei fondi azionari del settore tecnologico

Di seguito abbiamo riportato i migliori dieci fondi azionari che investono nel settore tecnologico in termini di performance YTD espressa in euro e distribuiti in Italia.

Fondo Rendimento YTD Rendimento 1 anno Rendimento 3 anni Volatilità 1 anno Volatilità 3 anni Società
GAM Star Fund plc - GAM Star Technology 22,55 27,09 14,41 13,25 16,71 GAM
BlackRock Global Funds - World Technology Fund  19,61 37,7 20,8 14,38 16,8 BlackRock
JPMorgan Funds - US Technology Fund 19,14 34,07 18,66 15,77 17,76 JPMorgan
AXA World Funds - Framlington Digital Economy  17,66 _ _ _ _ AXA
Vitruvius Growth Opportunities 17,1 26,41 17,16 14,21 15,3 Belgrave
Franklin Technology Fund A 16,28 26,45 18,39 13,16 14,9 Franklin Templeton
Janus Henderson Capital Funds plc - Global Technology Fund 15,92 27,6 19,22 12,56 15,12 Janus Henderson
Polar Capital Funds PLC - Polar Capital Global Technology 15,82 28,27 21,18 14,26 16,34 Polar Capital
UBS (Lux) Equity Fund - Global Multi Tech 15,77 27,01 20,66 15,44 16,64 UBS
Allianz Global Investors Fund - Allianz Global Artificial Intelligence 14,91 21,67 _ 15,75 _ Allianz Global Investors

 Fonte: Elaborazione propria. Dati percentuali Morningstar Direct al 30/06/2018.