Franklin Templeton: "I rendimenti dei bond rimarranno ancorati alle politiche monetarie"

Marco Molino, Flickr, Creative Commons
Marco Molino, Flickr, Creative Commons

Sul finire del 2016 i mercati obbligazionari globali si presentano poco attraenti per gli investitori. Gli eventi politici che si sono verificati nella seconda metà del 2016 hanno aumentato l'incertezza politica ed economica sui mercati finanziari e le tensioni sul mercato obbligazionario. In particolare, lo scenario di incertezza politica ed economica è stato determinato prevalentemente dagli effetti post-Brexit, dal referendum costituzionale italiano ed è stato alimentato dal rischio politico derivante dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane.

Nonostante il 2016 sia stato caratterizzato da numerosi sconvolgimenti politici, i fondamentali macroeconomici sottostanti della zona euro sono migliorati. Gli esperti di Franklin Templeton Investments prevedono una ripresa lenta ma costante dell’Eurozona, supportata dal QE della Bce che verrà prolungato fino a quando i dati economici non segnaleranno una ripresa più duratura. Nel corso del 2017, il tasso di crescita dell’Europa rimarrà su livelli bassi in quanto alcuni fattori strutturali, come la bassa crescita demografica, limitano di fatto la crescita di quest’area.

Nella prima parte del 2016, a seguito del crollo dei prezzi delle commodities a livello globale, l’inflazione si è attestata su livelli negativi. Nella seconda parte del 2016 si è verificata un’inversione di tendenza: i prezzi delle commodities, in particolare del petrolio sono aumentati e hanno spinto verso l’alto il tasso di inflazione. Gli esperti si attendono una ripresa dell’inflazione nei prossimi 12 mesi e la possibilità di un ampliamento della politica fiscale statunitense sotto l’amministrazione di Trump, potrà portare ad un rialzo dell’inflazione non solo negli Stati Uniti, ma a livello globale. Considerando il basso livello di partenza dell’inflazione dell’Eurozona ad inizio 2016, nel 2017 si prevede un aumento ma si attesterà al di sotto del target del 2% della Bce.

Gli eventi politici in programma nel 2017, in particolare le elezioni politiche in Francia, Germania e Olanda, influenzeranno le strategie di investimento degli investitori. Dando uno sguardo alle riforme politiche e fiscali che verranno attuate da Donald Trump ed i possibili impatti sull’Eurozona, uno degli aspetti più rilevanti è rappresentato dalle relazioni internazionali, in particolare in ambito commerciale. Il presidente statunitense potrebbe influenzare le trattative della Brexit tra il Regno Unito ed il resto d’Europa in merito alle condizioni per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Nell’Eurozona, in un contesto caratterizzato da crescita lenta, inflazione contenuta e incertezza politica, gli esperti prevedono che “la BCE continuerà a dare priorità alle sue politiche accomodanti e anche se sono probabili degli adattamenti alle leve politiche, le grandi linee del suo allentamento monetario potrebbero rimanere tali durante gran parte del 2017”.

Dando uno sguardo ai mercati obbligazionari europei, gli esperti prevedono che “nel 2017 i rendimenti obbligazionari europei rimarranno relativamente ancorati alle politiche accomodanti in corso attuate dalla BCE e sottolineano che l’incertezza politica potrebbe portare ad ulteriori episodi di crescita della volatilità sui mercati, con la conseguente correzione dei mercati che spesso crea interessanti opportunità di investimento”.