Franklin Templeton lancia una nuova soluzione sostenibile sui mercati emergenti

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foto flickr: Simon Cunningham, creative commons

Lanciato in Italia il nuovo Templeton Emerging Markets Sustainability Fund, comparto della gamma della SICAV lussemburghese Franklin Templeton Investments Funds (FTIF). Il nuovo strumento sarà co-gestito da Andrew Ness e da Chetan Sehgal, rispettivamente basati nei centri d’investimento di Edimburgo e Singapore. Entrambi i portfolio manager fanno parte del Franklin Templeton Emerging Markets Equity team (FTEME), lo stesso che gestisce la strategia Templeton Global Emerging Markets.

L'obiettivo di investimento è quello di cercare la rivalutazione del capitale investendo principalmente in società domiciliate, costituite o quotate nei mercati emergenti o in via di sviluppo (ME) a livello globale e che dimostrino buoni criteri di sostenibilità o in fase di miglioramento. Il fondo seleziona società i cui prodotti e servizi siano allineati a una o più delle sei aree con ricadute positive sulla sostenibilità legate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Le sei aree sono: Necessità Fondamentali, Benessere, Lavoro Dignitoso, Ecosistemi Sani, Stabilità Climatica e Sicurezza delle Risorse. Il fondo applicherà anche delle specifiche esclusioni ESG e non investirà in società coinvolte in armi, tabacco, nell’estrazione di carbone e petrolio e gas non convenzionali o le cui azioni abbiano violato l’accordo Global Compact delle Nazioni Unite.

Framework di inclusione ESG proprietario a tre pilastri

Il fondo punta a investire in un portafoglio high conviction di 30-50 titoli dei mercati emergenti con un orizzonte di investimento di cinque anni. L'analisi ESG è una parte fondamentale del processo d’investimento e ogni investimento verrà analizzato per soddisfare i criteri del framework proprietario di inclusione ESG bottom-up a tre pilastri, che misura:

1. Allineamento dell'azienda ad aree ambientali e/o sociali con ricadute positive;

2. Intenzionalità a mantenere o migliorare l'impronta ESG del modello operativo dell'azienda;

3. Potenziale di transizione per il miglioramento attraverso il coinvolgimento come proprietari attivi.

Andrew Ness ha dichiarato: "Il nostro quadro di inclusione ESG a tre pilastri rigoroso e olistico comporta che, oltre ad investire in società che dimostrino buoni criteri di sostenibilità, possiamo investire in società che potrebbero essere imperfette e creare un impatto sugli investitori impegnandoci attivamente con queste società per migliorarle. Riteniamo che il nostro ruolo principale come amministratori del capitale dei nostri clienti sia quello di impegnarci nella sua allocazione, gestione e supervisione responsabili per creare valore a lungo termine per i nostri investitori".

Julie Moret, global head of ESG ha commentato: “Il nostro focus filosofico è sull'inclusione positiva e sul miglioramento della sostenibilità. Il fondo adotta un framework proprietario che riflette i principali megatrend dei mercati emergenti come i cambiamenti demografici, l'urbanizzazione e le innovazioni tecnologiche, che aprono nuove opportunità grazie alla maggiore consapevolezza del tema sostenibilità nei paesi emergenti".

“Lanciamo oggi un nuovo fondo che offre uno strumento di investimento importante per rispondere alle esigenze della nostra clientela sempre più alla ricerca di investimenti sostenibili soprattutto nell’ottica dei megatrend che caratterizzano la nostra attualità. Questo fondo consente di investire nel futuro: non solo offre infatti rendimento per l’investitore, ma anche investe in società e servizi che siano allineati ad una o più delle sei aree con ricadute positive sulla sostenibilità legate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, il tutto con una gestione curata dal nostro team Franklin Templeton Emerging Markets Equity che rappresenta da sempre uno dei fiori all’occhiello della nostra società” ha affermato Michele Quinto, country head e branch manager di Franklin Templeton Italia.

Infine l’head of EMEA distribution Julian Ide ha concluso: “Il nostro impegno e la nostra reputazione come esperti dei mercati emergenti nel corso di più decenni dimostra che siamo considerati come partner di investimento a lungo termine da aziende e paesi. Siamo lieti di offrire il nostro primo fondo di sostenibilità focalizzato sui mercati emergenti agli investitori europei che cercano di investire per l'apprezzamento del capitale, offendo un allineamento a ricadute positive sulla sostenibilità e soddisfa la crescente domanda degli investitori per questi prodotti".