Intelligenza artificiale, mega cap ed Europa al centro dell’attenzione degli esperti italiani nella selezione dei fondi azionari. I commenti di Eurizon, Banca Aletti, Symphonia SGR e Alicanto Capital.
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Intelligenza artificiale, mega cap ed Europa al centro dell’attenzione degli esperti italiani nella selezione dei fondi azionari. I commenti di Eurizon, Banca Aletti, Symphonia SGR e Alicanto Capital.
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Intelligenza artificiale, mega cap statunitensi ed Europa al centro dell’attenzione degli esperti italiani nella seconda puntata dell’approfondimento di FundsPeople sulla selezione in Italia. Le attese sull’azionario, d’altronde, anche dopo gli ottimi risultati in arrivo dalla stagione delle trimestrali oltreoceano, sono ancora positive, e la scelta di un primo taglio dei tassi da parte della banca centrale europea, può apportare beneficio alle azioni a piccola e media capitalizzazione, che si trovano a operare in un contesto macro più favorevole. Nonostante un rallentamento dei flussi in direzione dei fondi sostenibili, gli ESG restano un elemento cardine anche (e soprattutto) in ambito azionario, mantenendo intatta l’attenzione degli esperti.
Sono molteplici le suggestioni che arrivano dai fund selector interrogati da FundsPeople in questa seconda puntata dell’approfondimento dedicato alle view degli esperti sul secondo semestre, ma per tutti, il tema dell’intelligenza artificiale e delle evoluzioni tecnologiche resterà ancora in focus nei mesi a venire.
I commenti sono stati raccolti fra il 31 maggio e il 4 giugno 2024. Qui le view dei fund selector sui fondi obbligazionari. A questo link trovi le opinioni dei fund selector in Spagna.
“La nostra missione, come fund selector, è creare una buylist differenziata che comprenda diversi stili di gestione, dal value al growth e che spazi da fondi a gestione discrezionale a fondi a gestione quantitativa, fondi a gestione molto attiva fino a fondi indicizzati”. Elisabetta Micheli, team Multimanager Investments di Eurizon, sottolinea come nel perseguire l’obiettivo di “anticipare e adattarci ai diversi scenari macroeconomici, cerchiamo un equilibrio che includa strategie che potrebbero essere privilegiate in diversi contesti di mercato”. A oggi la società privilegia fondi quality growth “con esposizione a società leader di mercato che crescono più velocemente della media e dispongono di bilanci con poco debito, generano buoni flussi di cassa e con chiari vantaggi competitivi”. Sotto il profilo dei temi che stanno guadagnando interesse nei portafogli e, al contempo, delle tematiche che hanno esaurito il loro potenziale, l’esperta riporta l’attenzione sull’AI, indicando come il suo avvento, ponga il settore tecnologico in una posizione privilegiata nel lungo termine. “L'IA può offrire all'economia e alle aziende guadagni di produttività enormi, favorendo il declino dell'inflazione e la crescita degli utili. I beneficiari dello sviluppo dell'IA si estenderanno oltre il perimetro dei Magnifici 7 per interessare un numero sempre maggiori di aziende”. Tuttavia, “Rimaniamo prudenti sulle valutazioni particolarmente elevate e che richiedono un’attenta valutazione da parte dei gestori attivi”. Secondo Micheli, inoltre, nei prossimi anni “si assisterà a un’importante spesa per infrastrutture, sia per rinnovarle, sia per trasformare le modalità di immagazzinamento e trasmissione dell’energia”. Altri temi che stanno guadagnando interesse riguardano l’automazione e l’elettrificazione.
Anche Eurizon cita le considerazioni sulla sostenibilità nell’approccio all’azionario, indicando che “richiedono anche un'attenzione all'efficienza energetica per limitare i costi e l'intensità di carbonio. La domanda di soluzioni tecnologiche per l'energia pulita – rimarca l’esperta – è in aumento e le aziende di hardware e semiconduttori sono ben posizionate per esserne importanti beneficiari. Considerato l’elevato livello dei tassi, ravvisiamo un minore interesse verso le strategie di yield enhancement”.
1/4Un approccio “prudente ma costruttivo”. È quanto propone Filippo Zafferoni, advisory & model portfolios di Banca Aletti, banca private e centro di investimento del Gruppo Banco BPM, che indica come tale approccio segua i segnali legati alle “tempistiche di normalizzazione delle politiche monetarie, che si allungano rispetto alle previsioni, agli utili attesi in crescita in uno scenario geopolitico sempre più incerto, non dimenticando le molte tornate elettorali di quest’anno”. In questo contesto, “l’azionario è l’asset class che prediligiamo nel medio-lungo termine”, afferma l’esperto sottolineando la preferenza per “un approccio globale, e non di singolo Paese, per non incorrere in problematiche specifiche ed essendoci, a nostro parere, opportunità di diversificazione molto importanti. Preferiamo, inoltre, un posizionamento più consistente nei mercati sviluppati che rappresentano la parte core dell’investimento”. Zafferoni porta l’attenzione anche sui segnali (che definisce “molto importanti”) in arrivo dalla liquidità abbondante e dai consistenti buy back annunciati dalle mega cap: “Sono numeri eccezionali – afferma – in grado di modificare l’andamento dei mercati di riferimento, riuscendo a contenere la volatilità anche in mercati ribassisti”. Dal 2021 i piani di buy back sono sostenuti principalmente da società collegate alle nuove tecnologie (AI), “certamente l’intelligenza artificiale rappresenta il megatrend che segnerà la decade 2020-2030”.
L’attenzione ai diversi approcci dei gestori rappresenta per Banca Aletti il fulcro nella scelta dello strumento più idoneo in quanto, “a nostro parere, non si deve mai perdere l’obiettivo del rendimento corretto in relazione al rischio. Guardiamo con molto interesse le soluzioni che investono sulla tecnologia, intesa nella definizione più ampia del termine, che a oggi ingloba tanti settori e non solamente l’IT”.
In merito ai fondi azionari verso cui si indirizza la selezione, “a livello globale, sono di stile sia growth sia value, in quanto anche il valore inespresso nei mercati finanziari non è da trascurare”. Il team di selezione ricerca poi un equilibrio tra crescita e reddito da dividendi. “Privilegiamo l’esposizione ai trend demografici, alle infrastrutture, ai beni di lusso e alla salute. Guardiamo con attenzione l’Asia anche in ottica value”. Si valuta il tema ESG anche alla luce delle evoluzioni recenti: “Il non positivo andamento degli indici sostenibili degli ultimi anni, complici l’economia di guerra e i costi dell’energia, non ci distoglie dall’attenzione che riserviamo a trend quali: le energie rinnovabili, la decarbonizzazione, la digitalizzazione e l’economia circolare. Al momento, vediamo opportunità diffuse. Difficile invece, è indicare un settore che abbia esaurito il potenziale: sicuramente – afferma l’esperto – per ognuno ci sono valutazioni differenti da fare sui titoli, che portano ad analizzare accuratamente il sottostante dei fondi”.
2/4La ricerca dei migliori gestori con stile quality sul mercato. È il cardine su cui poggia la selezione azionaria di Symphonia SGR. “Riteniamo che questa filosofia di gestione sia premiante nel lungo periodo, perché società di maggiore qualità presentano ritorni sul capitale investito più elevati e persistenti, riuscendo a generare crescita che si capitalizzi ogni anno, indipendentemente dalle condizioni economiche globali”, afferma Valentina Madama, mandatory & discretionary portfolio manager della società che sottolinea, inoltre, come “questo tipo di strategie azionarie sia particolarmente adatto in un contesto di ribasso dei tassi perché società che presentano crescita strutturale sono particolarmente sensibili all’andamento dei tassi di interesse”. Si fa spazio, dunque, anche nell’analisi dei fondi azionari in ambito di selezione il tema delle aspettative di tassi monetari e obbligazionari più bassi per il prossimo anno, per cui “il premio al rischio di società stabili e con crescita costante diventerà in prospettiva maggiormente interessante anche rispetto al rendimento dei bond”.
A livello di singoli prodotti, in Symphonia la preferenza va in direzione di “strategie globali rispetto a strategie geografiche con focus su larghe capitalizzazioni. I fondi su cui investiamo presentano lunghi e consistenti track record e portafogli concentrati, tipicamente su 40-50 società”. Forte interesse anche sulle strategie azionarie che oltre ai parametri di qualità presentano un focus specifico sull’income: “La remunerazione degli azionisti – spiega Madama – è infatti un altro parametro che riteniamo importante nel valutare la disciplina finanziaria delle società. In questo segmento analizziamo strategie sia globali sia con focus europeo. In particolare le strategie quality income europee sono idonee a riflettere la nostra visione positiva sull’azionario Europa, che beneficia di valutazioni e dividendi più attraenti rispetto agli Stati Uniti e dell’orientamento di politica monetaria espansivo della BCE”.
Nell’ottica di diversificare il portafoglio, poi, “stiamo costruendo posizioni sui mercati azionari emergenti, attraverso strategie global emerging core e ben diversificate. Riteniamo che tali mercati, supportati da una forte sottoperformance storica rispetto ai Paesi sviluppati, possano beneficiare di una fase di ripresa della Cina dalla crisi immobiliare”. Pur cercando di guardare anche al di fuori delle componenti tecnologiche che hanno dominato il mercato nell’ultimo anno e mezzo attraverso la ricerca di income e di mercati più a sconto, il team di fund selection di Symphonia ritiene che “l’investimento sulle mega-cap tecnologiche rimanga una posizione strutturale di lungo termine, in particolare per continuare a cogliere il trend di crescita esponenziale sull’intelligenza artificiale, la cui adozione continua a presentare un importante trend di accelerazione”.
3/4Identificare temi di crescita sostenibile associata a una gestione prudente dei rischi. È la base della strategia di investimento di Alicanto Capital, che, nelle parole dell’AD e gestore patrimoniale Carlo Vedani, è funzionale “all’obiettivo di ottenere rendimenti consistenti nel lungo termine per i nostri investitori”. Vedani torna sul contesto, “caratterizzato da un prevedibile calo dei tassi di interessi in Europa”, per cui la ricerca di strategie di investimento efficaci “diventa ancora più cruciale per ottenere performance significative per i portafogli”.
Tra i temi all’attenzione della società “la tecnologia, la cyber security e l’intelligenza artificiale che, soprattutto negli Stati Uniti, mostrano un reale potenziale di crescita nel lungo termine. Pur tenendo in considerazione gli aspetti controversi, legati all’etica e alle zone d’ombra che caratterizzano il settore – afferma l’esperto –, occorre riconoscere che l'innovazione continua e l'adozione diffusa dell'IA in diversi ambiti dell'economia hanno un fortissimo e innegabile impatto e l’avranno in futuro. Per questo riserviamo particolare attenzione e fiducia ai titoli legati a questo tema d’investimento”.
Il progressivo miglioramento delle condizioni economiche in Europa, poi, “ci indirizza a considerare, all’interno dei nostri portafogli, l’aumento di titoli finanziari europei che potrebbero beneficiare di un contesto più favorevole per i margini e di opportunità di crescita legate alla ripresa economica”. A livello di selezione, dunque, “le small cap europee, rimaste in un po’ indietro negli ultimi mesi rispetto alle large cap, possono offrire buone occasioni. Il mercato, secondo noi è ancora sottovalutato rappresenta quindi una buona opportunità”. Mentre sul fronte energetico, “in attesa di soluzioni concrete ed efficaci alle sfide legate alla transizione verso fonti più sostenibili, continuiamo a credere che energetici e petroliferi possano rappresentare una componente importante dei portafogli. In particolare, stiamo valutando opportunità selezionate in questo settore, considerando anche i recenti aumenti dei prezzi delle materie prime”. In ogni caso Vedani sottolinea come “la scelta di avviare o mantenere l'esposizione su temi che riflettono sia le opportunità emergenti sia le sfide attuali sui mercati finanziari non può prescindere, a livello generale, da un approccio prudente e diversificato per mitigare i rischi. Non escludiamo la possibilità di correzioni sui mercati, come quella che potrebbe verificarsi sul Nasdaq, e adottiamo misure per affrontare la volatilità che potrebbe generarsi, attraverso una gestione attiva e, come già detto, una diversificazione adeguata”.
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