In questo articolo si conoscono meglio i professionisti che compongono la rosa dei finalisti dei FundsPeople Awards 2024. Giovedì sarà annunciato il CEO/DG di questa categoria che ha ricevuto più voti.
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In questo articolo si conoscono meglio i professionisti che compongono la rosa dei finalisti dei FundsPeople Awards 2024. Giovedì sarà annunciato il CEO/DG di questa categoria che ha ricevuto più voti.
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È iniziata la settimana che condurrà alla cena di gala degli Awards in programma a Milano giovedì 19 settembre in occasione della quale verranno consegnati i primi alle vincitrici e i vincitori dei FundsPeople Awards 2024. Si tratta di professionisti e team che si aggiudicheranno gli ambiti premi nelle 15 categorie in gara.
Per questo FundsPeople ha scelto di interrogare direttamente le società di gestione operanti in Italia con la richiesta di esprimere una serie di preferenze sui CEO/DG di Rete Private Banking che saranno i protagonisti della prima edizione dei FundsPeople Awards 2024.
In questo articolo si approfondiscono appunto i nomi dei CEO/DG Rete Private Banking di Gruppo Bancario italiano di medie dimensioni che compongono la rosa dei finalisti.
I nomi dei professionisti (espressi in ordine alfabetico per società) sono il risultato di un sondaggio condotto lo scorso aprile e che ha visto la partecipazione di 211 asset manager operanti in Italia.
Nato a Adria (RO) il primo giugno 1969, Leonardo Rigo dal marzo 2009 Responsabile Area Affari Banco Milano/Brescia/Mantova Banco Popolare di Verona. Dal gennaio 2014 Responsabile Corporate Divisione Banca Popolare Verona – Banco San Geminiano e San Prospero – Banco Popolare. Da giugno 2017 Responsabile Direzione Territoriale Verona e Nord Est Banco Bpm. Da ottobre 2021 è Direttore Generale di Banca Aletti.
Un obiettivo professionale e personale
Costruire e consolidare una squadra sempre più convinta della propria forza, che lavori in sinergia con il Gruppo per la crescita costante di Banca Aletti. Continuare a studiare e crescere in competenze tecniche e manageriali.
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento
Una convention con la straordinaria testimonianza di Gianluca Vialli. Una grande emozione e spunto per grandi riflessioni.
Un concorrente/collega che ammira
Il Ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, per la capacità di coniugare grandi competenze con una straordinaria empatia verso clienti e colleghi.
Una riflessione sul vostro settore
Sono convinto che il nostro settore sia in una fase di fondamentale evoluzione. Abbiamo una crescente responsabilità nell’educazione finanziaria della nostra clientela, in logiche ESG, e nell’orientare il risparmio verso la crescita del mondo Imprese italiano.
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Mi sarebbe piaciuto diventare giornalista.
1/6Paolo Tenderini è amministratore delegato di Finint Private Bank, ruolo assunto il 22 aprile 2024 dopo essere entrato nel Consiglio di Amministrazione della banca lo scorso settembre con la delega sulle attività private in affiancamento ad Antonio Marangi. Tenderini ha una carriera interamente dedicata al servizio alla clientela di primario standing. Entrato nel 1990 in Camperio SIM ha strutturato e gestito l’attività di wealth management per il family office fino a ricoprire dal 2000 al 2005 il ruolo di Amministratore Delegato. Dal 2006 in UBS Italia ha creato e sviluppato l’attività con gli intermediari finanziari (FIM) fino al 2013 ed ha poi assunto nel 2014 la responsabilità sul segmento mid market (segmento imprenditori) cui ha aggiunto, nel 2015, quella sul segmento ultra-high network (clientela di fascia molto elevata). Nel 2017 è passato a Edmond de Rothschild con il ruolo di country head per l’Italia e di Amministratore Delegato della SGR.
Un obiettivo professionale e personale
Crescere personalmente e far crescere Finint Private Bank. Da quando ricopro il ruolo di Amministratore delegato di questa società mi sono prefissato l’obiettivo di portarla a diventare una protagonista sempre più solida nel mercato del Private Banking. Per raggiungere questo traguardo intendo continuare sul solco dell’innovazione caratteristico del nostro Gruppo e cercare di mettere a frutto le mie esperienze. Il mio impegno è focalizzato affinché Finint Private Bank sia il punto di arrivo ambito dai migliori professionisti del settore.
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento professionale
Ero un giovane manager nel 2008 quando la crisi finanziaria sconvolse i mercati finanziari. Ho vissuto quel periodo in una delle organizzazioni più colpite e questo mi ha messo di fronte a numerose sfide: ho affrontato tutto il percorso di turn over, un’altalena vera e propria che ho attraversato nell’arco di pochi anni. Guardandomi indietro la reputo un’esperienza umana e formativa straordinariamente importante che mi ha insegnato a lottare per i propri obiettivi senza abbattersi neanche davanti a difficoltà oggettivamente notevoli.
Un concorrente/collega che ammira
Sono diverse le persone che ho ammirato/ammiro nel nostro settore. Oltre ai colleghi con cui collaboro attualmente, mi sento di citare certamente Alessandro di Carpegna (CEO di Camperio SIM) che è stata una delle persone più influenti per la mia formazione come professionista: mi ha permesso di apprendere l’etica del lavoro, della correttezza nei rapporti umani e professionali, l’importanza della credibilità personale.
Una riflessione sul vostro settore
Il nostro settore vive una profonda trasformazione guidata da tematiche demografiche, tecnologiche e regolamentari che si riflettono con impatti significativi nella relazione con i clienti. Dobbiamo impegnarci sempre più ad ascoltare cercando di cogliere le reali necessità, dobbiamo proporre un messaggio/offerta credibile, autorevole, onesta, coerente, realizzare prodotti e servizi di valore. In tal senso sono convinto che il nostro modello di consulenza evoluta abbia già sviluppato questo tipo di approccio che va integrato da quella è la competenza più rilevante in assoluto, ovvero l’empatia intesa come la capacità concreta di “vedere” le persone per ciò che realmente sono e di comprendere ciò a cui aspirano.
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Mi sarebbe piaciuto operare nel mondo dello Sport. Probabilmente avrei cercato di svolgere una carriera da dirigente sportivo perché mi avrebbe permesso di immergermi in tutte le dinamiche e misurarmi con le sfide e le regole che sono alla base di tutti gli Sport.
2/6Laureato in Economia e Commercio, Arturo Nattino appartiene alla quarta generazione a capo del Gruppo Banca Finnat dove ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale. È consigliere di Amministrazione di AIPB (Associazione Italiana Private Banking), membro del Consiglio Generale e del Comitato di Pri.banks (Associazione Banche Private Italiane) e del Consiglio Generale di Unindustria; È iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e a quello dei Revisori Contabili dell’Ordine di Roma; dal 2021 è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Un obiettivo professionale e personale
L’obiettivo principale che posso considerare sia professionale che personale, è quello di portare avanti le attività dell’azienda che con più di 125 anni di storia è arrivata ad oggi alla quinta generazione. Da AD di Banca Finnat l’auspicio è quello di continuare a crescere sfruttando al meglio l’esperienza e le conoscenze maturate nel tempo.
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento
Tanti sono i ricordi che mi tornano in mente, sicuramente essere cresciuto in una realtà famigliare sempre al fianco di mio padre e di mio zio seguendo i loro consigli ed insegnamenti è un valore che oggi cerco di trasmettere a mia volta alle nuove generazioni. L’amore per il lavoro, la visione per il futuro e l’ottimismo sono ciò che ho appreso di più negli anni.
Un concorrente/collega che ammira
Ammiro molto e ho grande considerazione per i banchieri privati, che come noi portano avanti una tradizione familiare in un contesto sempre più competitivo come quello attuale.
Una riflessione sul vostro settore
Il nostro settore è soggetto a continue evoluzioni legate anche al contesto economico finanziario che viviamo; sicuramente negli ultimi anni con la pandemia prima, e i conflitti bellici poi, le esigenze dei nostri clienti sono cambiate notevolmente, sono molto attenti alla gestione dei loro risparmi e hanno bisogno di essere affiancati da persone fidate e altamente preparate che siano in grado di ascoltarli e supportarli al meglio non solo su temi di ambito finanziario ma anche altri bisogni come quelli della famiglia o dell’impresa.
A tutto questo noi abbiamo risposto mostrando ancora di più la vicinanza al cliente ed intensificando il dialogo, consolidando così il rapporto personale con il banker, elemento determinate per il nostro modello di fare banca.
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Difficile immaginare la mia vita professionale senza la finanza essendo cresciuto in un contesto come quello della nostra azienda, sicuramente mi sarebbe piaciuto lavorare in un’impresa industriale
3/6Laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova, Edoardo Fantino attualmente è Direttore Generale e Consigliere di Amministrazione della Banca Passadore e presidente sezione Finanza e Assicurazioni Confindustria Genova. Nominato Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è membro della Commissione Regionale ABI Liguria e membro della Consulta della Facoltà di Economia di Genova per il Corso di Laurea in Economia della Banca, della Borsa e delle Assicurazioni.
4/6Leonardo Cervelli nato a Roma, laureato in scienze politiche. In Banca Sella dal 1996 all’interno della struttura del Private Banking a Roma per diventarne responsabile per l’Area Centro Italia. Nel 2004 assume la carica di Vicedirettore Generale e di Responsabile Commerciale di Sella Sgr e nel 2010 è nominato Deputy Ceo della società. Dal 2013 è responsabile del Private Banking Banca Sella.
Un obiettivo professionale e personale
Gli obiettivi nel nostro mondo non possono che essere volumetrici e qualitativi. Lavoro per la crescita dei nostri asset e dei clienti, ma la massima soddisfazione arriva quando riceviamo il riconoscimento da parte dei nostri clienti per averli seguiti e aiutati in aspetti fondamentali della propria vita imprenditoriale e famigliare. Imprenditore, impresa, famiglia e patrimonio sono proprio gli assi su cui abbiamo l’obiettivo forte di essere riconosciuti sul mercato e sui quali siamo in grado di mettere in campo la nostra competenza e i nostri servizi di qualità
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento
Occorre credere fortemente in quello che si fa per avere sempre la forza di poter portare avanti le proprie idee e i propri progetti, anche quando dall’altra parte ci sono ci sono visioni differenti. La libertà di spirito, la coerenza di pensiero, guidata dall’obiettivo della crescita aziendale e non personale, ti fa avere una grande forza anche nei momenti in cui occorre superare un contrasto.
Un concorrente/collega che ammira
Nessuno in particolare, ma in generale ammiro le realtà che negli ultimi anni sono riuscite a crescere in modo rilevante sul mercato del Wealth Management, con un posizionamento importante sulla consulenza patrimoniale e non solo sugli asset finanziari.
Una riflessione sul vostro settore
Da anni si discute all’interno dell’industria della differenza tra collocamento e consulenza. Le normative europee sembrano costantemente sul punto di dare un forte orientamento alla consulenza superando la stagione delle revenues implicite nei prodotti per andare verso una stagione di consulenza di stampo più anglosassone. Tuttavia manca sempre quello spunto necessario a far avviare questo cambiamento, che ritengo più che mai necessario
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Dopo la laurea in scienza politiche avevo iniziato a frequentare dei corsi per sostenere il concorso alla SNA, la Scuola Nazionale della Amministrazione che è l’istituzione deputata aselezionare, reclutare e formare i funzionari e i dirigenti della Pubblica Amministrazione italiana, con l’obiettivo di diventare un funzionario nelle Camere per la parte di scrittura dei testi di legge.
5/6Roberto Moretti inizia l'attività attività in Banca nel 1988, dieci anni dopo arriva la Direzione della prima Filiale. Dal 2000 al 2008 assume le Direzioni di diverse Filiali di Milano fino ad arrivare alla Sede di Milano Piazza Affari. Dal 2008 assume la Direzione dell’Area Piemonte e successivamente riceve il mandato di aprire le Filiali del Banco in Liguria. Dal 2016, rientra in sede, mi occupo della riorganizzazione del Private che, partendo da circa 35 risorse, arriva oggi ad avere 83 bankers che gestiscono circa 7,6 miliardi di masse.
Un obiettivo professionale e personale
L’obiettivo professionale si completa con l'obiettivo personale, cioè il desiderio di sviluppare sempre nuove relazioni. Affiancare i colleghi nella quotidianità, cercando di essere sempre disponibile, ascoltandoli , dedicando loro tempo ed attenzione, guidandoli quando serve rappresenta per me una parte importante della mia professionalità. Ho personalmente scelto quasi tutti i colleghi che fanno parte del Segmento Private ed anche l’attività di scouting su nuovi colleghi cerco di realizzarla in prima persona.
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento
Una frase che ho recentemente letto mi è rimasta particolarmente impressa : “non mi serve che sia facile, mi serve che ne valga la pena” direi che spiega bene come ogni obiettivo, anche il più ambizioso, può essere raggiunto con la giusta spinta motivazionale, direi un insegnamento che vale in ogni occasione della vita
Un concorrente/collega che ammira
Ho ammirazione e rispetto per tante realtà grandi e piccole e tanti bravi professionisti del settore, cerco di apprendere il meglio da ogni collega con il quale interagisco e metto al primo posto il rapporto con le persone.
Una riflessione sul proprio settore
Io ho 57 anni e penso che il nostro settore vivrà nei prossimi 10 anni, specialmente in un paese con le caratteristiche demografiche come l’Italia, un momento molto delicato di passaggio generazionale dei patrimoni che sono stati accumulati e stratificati dalle generazioni precedenti alle nostre. Aziende, attività finanziarie, immobili, ma anche altri valori intangibili famigliari saranno indirizzati verso le nuove generazioni che a volte saranno dei ri-fondatori delle aziende, a volte saranno degli investitori diversi dai loro padri ed a volte avranno un legame con proprietà ed il possesso nel segno della discontinuità verso il passato. Il nostro compito è stare al fianco dei nostri clienti in questi momenti dando un supporto che deve essere il più allargato possibile.
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Mi ha sempre attratto il mondo dello sport, non solo per la parte agonistica ma anche e soprattutto per tutto ciò che nello sport è “comunicazione”, dal giornalismo sportivo al marketing dello sport sono divenute oggi vere e proprie scienze applicate, che necessitano preparazione e dedizione costante. Sempre più corsi accademici sono oggi improntati allo sviluppo di questi profili, assolutamente centrali anche se le modalità con cui viviamo lo sport sono profondamente cambiate nel tempo.
6/6