Eurizon con Legambiente per la “riforestazione” dei Comuni italiani

Tree
Jan Hube, Unsplash

Restituire il verde ai centri urbani dislocati lungo tutta la penisola. È l’obiettivo del progetto, “Riforestazione urbana - Alberi in città”, promosso da Legambiente ed Eurizon, società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo, che prevede la messa a dimora di 6.400 piante in diverse città d’Italia. L’iniziativa ha preso il via a Trento, e nei prossimi mesi interesserà anche i Comuni di Milano, Vicenza, Beinasco (TO), San Cesario sul Panaro (MO), Roma, Napoli e Ancona. Tutte le attività sono realizzate con il supporto di AzzeroCO2 che, in qualità di partner tecnico, realizzerà ciascun progetto di forestazione e provvederà alla messa a dimora delle essenze arboree e arbustive, curandone la manutenzione fino al loro completo attecchimento. L’iniziativa prevede inoltre la manutenzione (affidata a società specializzate) delle aree piantumate per i primi due anni.

Le motivazioni alla base del progetto riguardano la necessità di mantenere un equilibrio ambientale nelle città e la valorizzazione del patrimonio boschivo del nostro Paese. Gli alberi svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico e sono un “climatizzatore naturale” in quanto stemperano gli eccessi termici che caratterizzano l’ambiente urbano e riducendo l’effetto “isola di calore”. Una volta riforestati, gli spazi interessati dall’iniziativa “potranno essere visitati e vissuti dalla comunità quali rinnovati luoghi di svago e benessere, oltre che di prezioso interscambio tra uomo e natura in una cornice di miglioramento paesaggistico, a favore del benessere collettivo e del Pianeta”, si legge in una nota.

In questo orizzonte di tutela e riqualificazione ambientale, si colloca la partecipazione di Eurizon alla luce della strategia di sviluppo degli investimenti sostenibili che è parte integrante dell’attività di asset management della società. “Da anni Eurizon svolge con convinzione il ruolo di asset manager attivo e responsabile verso le aziende in cui investe e verso la società”, dichiara Federica Calvetti, responsabile ESG & Strategic Activism di Eurizon. “Siamo orgogliosi di collaborare con Legambiente su questo progetto di impatto positivo per le persone e per l’ambiente nei Comuni interessati grazie alla devoluzione di parte delle commissioni di gestione di alcune strategie di investimento sostenibili e responsabili sottoscritte dai clienti”.

Tutti gli alberi che saranno piantati nell’ambito del progetto sono autoctoni dei territori interessati e, laddove possibile, rappresentano piante pioniere: questa scelta è fatta per contribuire alla salvaguardia della biodiversità e alla non alterazione degli equilibri floristici e faunistici di ciascuna area. Le specie autoctone, sottolinea Legambiente, sono importanti per via del loro patrimonio genetico, poiché consentono di rigenerare territori degradati e favoriscono la colonizzazione di altre specie, fondamentali per la creazione di corridoi ecologici e per l’insediamento dell’avifauna. Maggiore è la diversità di piante autoctone, maggiore è la diversità della fauna: ogni pianta indigena attrae infatti specie animali distinte, offrendo loro nutrimento e protezione. Queste specie, a loro volta, costituiscono la fonte alimentare dei predatori, anello successivo della catena alimentare. Fauna e flora indigena di ogni territorio si sono evolute in milioni di anni; pertanto, le specie autoctone hanno un valore ecologico superiore a quello delle piante esotiche.