Il percorso ESG di Kairos passa anche dall'inclusione sociale dei soggetti con disabilità visive

ESG
Sharon McCutcheon, Unsplash

Favorire la diffusione della cultura dell’accessibilità e dell’inclusione sociale. È l’obiettivo con cui Kairos, gruppo attivo nel settore del risparmio gestito, annuncia l’avvio del nuovo progetto “EnSiGn for Inclusion”. Nata a distanza di due anni dal primo “EnSiGn”, l’iniziativa si rivolge alle persone non vedenti e ipovedenti, una comunità ampia nei numeri e distribuita sull’intero territorio nazionale, e parte da un presupposto fondamentale, ossia che “leggere queste parole è un privilegio”. Secondo stime Istat, circa il 3% della popolazione italiana (tra 1,7 e 2 milioni di persone) è soggetta a disabilità visive, di queste almeno il 2,3% è gravemente ipovedente, mentre lo 0,3% è affetto da cecità assoluta.

Kairos si sta adoperando affinché la documentazione d’offerta e la reportistica relativa al servizio di gestione patrimoniale sia correttamente fruibile attraverso le tecnologie assistive e i software di lettura vocale adottati dalle persone con disabilità visiva.

“Abbiamo voluto questo progetto perché crediamo fermamente nell’importanza di una gestione d’impresa responsabile”, afferma Alberto Castelli, amministratore delegato di Kairos, che parla di “ruolo sociale” dell’asset manager. Il progetto, dunque, “nasce dalla volontà di trasformare quelli che oggi rappresentano ancora dei privilegi per alcuni individui in una condizione di normalità per tutti, perseguendo l’obiettivo di una più ampia accessibilità dei nostri servizi e prodotti”. EnSiGn for Inclusion, realizzato in collaborazione con la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Onlus e con il supporto dell’agenzia di comunicazione Red Point, è ancora all’inizio e si avvale dello sviluppo delle nuove tecnologie nell’ambito di un percorso finalizzato al superamento delle barriere ancora oggi legate alle disabilità visive.