Spritz o negroni?

All’ombra della Madonnina la battaglia è quella di sempre: tra Spritz e Negroni, il drink preferito dai milanesi è difficile da stabilire. L’uno, classico e più dolce, l’altro amaro e più alcolico. Senza contare poi il Camparino dello storico bar Zucca in Galleria Vittorio Emanuele o la versione “sbagliata” dello stesso Negroni, quella nata dalle mani sapienti del titolare del bar Basso: spumante brut al posto del gin. 

D’altronde l’aperitivo è un must cui nessuno riesce a rinunciare. Nemmeno i gestori che, dopo il lavoro, ci tengono a dedicare qualche, momento della giornata al rito piacevole e rilassante dell’aperitivo, concedendosi una pausa dagli affari. 

Ma tra i due drink per eccellenza, cosa preferiscono? E quale bar è diventato il loro punto di riferimento, appena usciti dall’ufficio? Siamo andati a chiederlo ad alcuni professionisti del settore. Ed ecco cosa ci hanno svelato.

FABIO CATALANOportfolio manager di AcomeA SGR
Non ho alcun dubbio a riguardo: ad un aperitivo ordino sempre il Negroni. È un drink più deciso nel gusto e nel colore. A mio avviso è un cocktail unico nella sua specificità e anche se è quello 'sbagliato' e più leggero è buono lo stesso. Ho anche un bar preferito, ovviamente. Il Negroni che preferisco lo prendo solo al chiringuito che c’è in Largo Quinto Alpini.

GIOVANNI POZZI, partner di JCI Capital Ltd
Il mio drink favorito? Senza dubbio lo Spritz. Ma non certo uno qualunque, preferisco il mio. La cosa buffa è che lo preparo una volta l’anno, per la festa di fine anno della scuola elementare dei miei figli. E ne preparo circa trecento in tre ore. Cosa non si fa per sti piezz e core… Se poi devo scegliere un posto dove andare a sorseggiarlo consiglio il Living, dove rilassarsi ammirando l’Arco della Pace. 

ROBERTO FENOGLIO, analista di Allfunds Bank
Se parliamo di aperitivo penso che lo Spritz, come cocktail, sia più indicato rispetto al Negroni. Mi piace di più per il suo retrogusto amaro che sa un po’ di ginger. Ho anche un posto del cuore dove vado a berlo, ma è a Venezia. Preparano uno spritz buonissimo al Bacareto da Lele, uno storico locale in Campo dei Tolentini. A Milano invece, dove  lavoro, di solito preferisco uno dei localini che ci sono lungo i Navigli.

MICHELE DE MICHELISresponsabile investimenti di Frame AM
Ad essere sincero non apprezzo né lo Spritz né il Negroni. Preferisco bere un Hugo. È un aperitivo leggermente alcolico originario dell’Alto Adige ma diffuso in Triveneto, Austria e Germania a base di prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, seltz e foglie di menta. Per lavoro viaggio molto per incontrare fund manager e clienti in tutta Europa, quando però rientro in Italia non posso fare a meno di un bel aperitivo all’italiana. Per me una tappa obbligatoria è l’enoteca pane e Pomodoro della mia città, Massa, dove vado ogni volta che posso per rilassarmi insieme agli amici di sempre.

SERENA VANIAgestore Finint Investments SGR
Non c’è nulla di meglio che uno Spritz ben preparato. Per lavoro giro praticamente tutta l’Italia e credo che ogni luogo e locale siano positivi e piacevoli se l’aperitivo può coincidere con un momento di lavoro, più informale, e diventare un’ottima occasione di confronto e sviluppo del business. È importante saper apprezzare la tipicità del posto in cui ci si trova e magari seguire il suggerimento dei miei stessi clienti con le relative varianti che propongono.