Galvani (Moneyfarm): “Ambiamo a offrire ai clienti la migliore soluzione per accrescere i loro risparmi”

Galvani
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L’innovazione tecnologica rappresenta una delle novità più dirompenti del nostro tempo, driver del cambiamento di numerosi aspetti della nostra vita e abitudini, tra cui anche quelle finanziarie. Stare al suo passo non è cosa facile ma necessaria se non si vuole essere tagliati fuori da un mondo che ormai parla digitale e nel quale sempre più imprese raccolgono la sfida dell’innovazione tecnologica per offrire ai propri clienti servizi più competitivi, assicurare al proprio business un futuro più solido e guadagnarsi un posto tra i migliori.

Per quanto riguarda il mondo degli investimenti non dobbiamo necessariamente valicare i confini nazionali per avere esempi di eccellenza nel panorama delle imprese innovative. Uno dei migliori è Moneyfarm, la società di consulenza finanziaria online, il cui operato di successo è stato recentemente riconosciuto da Ascosim nella cornice del 3° Convegno Robo-advisor e dintorni che quest’anno ha ha approfondito i temi dell'applicazione delle innovazioni tecnologiche, dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione del servizio di consulenza finanziaria.

Il premio per la categoria asset management innovation, che va ad aggiungersi a una lunga serie di riconoscimenti già ricevuti da Moneyfarm (ultimo fra tutti quello di azienda italiana di successo all’estero, conferitogli dal Governo britannico) è stato consegnato al presidente Paolo Galvani dalle mani di Lia Turri, partner financial services di PwC, a conferma del continuo sviluppo volto all’innovazione della gestione del risparmio della società guidata da Galvani insieme a Giovanni Daprà.

Robo advisory e MiFID II

Quello della consulenza robotizzata è un argomento che suscita sempre molti dibattiti, acuitisi negli ultimi mesi con l’approssimarsi dell’entrata in vigore di MiFID II. In un contesto normativo che diventa sempre più stringente, in molti – tra associazioni di categoria, regolatori e organi di vigilanza - si sono interrogati sul funzionamento alla base dei robo advisor e sul rischio che questi ultimi possano eludere alcuni aspetti della normativa, compromettendo la tutela degli investitori.

In una recente intervista concessa a Funds People, lo stesso Paolo Galvani affermava: “La confusione viene forse dal concetto di stesso di robo advisory. Noi preferiamo dire che adottiamo un modello ibrido in cui la componente umana è fondamentale sia per quanto riguarda la gestione degli asset, sia per quanto riguarda la consulenza. La tecnologia serve a rendere il processo di investimento semplice e immediato, a fornire all’investitore migliori strumenti di controllo rispetto all’operato del gestore e a garantirgli più flessibilità”.

Moneyfarm ottimizza il processo di profilazione dell’investitore attraverso le proprie piattaforme tecnologiche e due algoritmi proprietari, definendone gli obiettivi di rischio e rendimento. “Tutte le persone che investono con noi devono rispondere al questionario di profilazione in linea con la normativa MiFID II. Una volta conclusosi l’iter di profilazione, i clienti parlano con il consulente dedicato che mettiamo a disposizione di ognuno di loro”, spiega Galvani, che poi aggiunge: “Siamo convinti che questo processo dia più garanzie in termini di offerta del prodotto più adatto, se confrontato con il metodo utilizzato da molti gestori tradizionali”.

Sull’imminente arrivo di MiFID II e sulla maggiore competitività che caratterizzerà il mercato nel prissimo futuro, Galvani risponde sereno: “Non temiamo la concorrenza perché pensiamo che il prodotto di Moneyfarm, al di là delle modalità di fruizione, abbia numerosi punti di forza: la trasparenza, l’indipendenza che ci dà la possibilità di fare le scelte migliori per i nostri clienti, e i costi più che competitivi. Non puntiamo a essere semplicemente un robo advisor, ma ambiamo a offrire ai clienti la migliore soluzione per proteggere e accrescere i loro risparmi nel tempo”, conclude l’esperto.