L’asset class resta per BCC R&P una componente satellite dei portafogli. Matteo Diaferia, Fixed Income portfolio manager, BCC R&P spiega che la società investe nei mercati emergenti sia tramite il comparto obbligazionario, prevalentemente in valuta forte, sia tramite quello azionario, mantenendo tuttavia una componente core del portafoglio maggiormente esposta verso i mercati sviluppati. Questo in quanto, aggiunge l’esperto, al netto delle opportunità offerte, l’investimento nei mercati emergenti presenta tre problematiche. La prima è sicuramente “la minore attrattività degli investitori non professionali verso l’asset class legata all’aumento dei rischi geopolitici e all’attuale contesto di rendimenti più elevati sulle curve dei Paesi sviluppati”, dichiara. La seconda è legata ai fattori ESG, in quanto una normativa maggiormente stringente può ridurre l’universo investibile in maniera significativa. “La terza è operativa e riguarda il minor profilo di liquidità dei bond che presentano tutt’oggi un bid-ask spread superiore alle obbligazioni dei Paesi sviluppati”, aggiunge. Spostando il focus sull’economia del Dragone, pur considerando la Cina un attore ancora fondamentale per il ciclo economico, la società monitora con attenzione l’evoluzione delle tensioni sullo stretto di Taiwan e, nell’ottica di evitare di incorrere in eventuali sanzioni che potrebbero colpire i titoli cinesi, preferisce mantenervi un’esposizione indiretta, attraverso i Paesi maggiormente in grado di beneficiare della crescita cinese per il tramite del canale delle materie prime.
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