Secondo l'EFAMA, in un contesto di pressioni sui margini e di costi in aumento, gli asset manager sono destinati a crescere maggiormente nelle strategie passive con commissioni più basse e nei private market per i rendimenti attesi più elevati.
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Nell'ultima edizione dell'Asset Management in Europe - Facts and Figures dell'European Funds and Asset Management Association (EFAMA), l'associazione commenta che le commissioni dei fondi di investimento dovrebbero continuare a diminuire nei prossimi anni. L'ente europeo sottolinea la crescente trasparenza delle commissioni e l'aumento della concorrenza della gestione passiva. “Di conseguenza, le asset class e le strategie con le commissioni più basse dovrebbero registrare la maggiore crescita in termini di AuM. Ad esempio, il reddito fisso passivo dovrebbe crescere a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di circa l'11% fino al 2028, con tutti i prodotti a basso costo che dovrebbero espandersi in modo robusto”, commentano nel rapporto.
D'altro canto, all'estremità opposta dello spettro, l'EFAMA prevede che i mercati privati mostreranno una crescita significativa, con un CAGR previsto del 14% entro il 2028”. Nonostante le commissioni più elevate e la minore liquidità, si prevede che la domanda di asset privati rimanga forte, poiché gli investitori cercano rendimenti più elevati”, afferma l'associazione.
L'ente ritiene inoltre che i gestori azionari attivi “si trovino in una posizione intermedia, spesso applicando commissioni più elevate senza ottenere rendimenti consistenti”. Questa dinamica è alla base della previsione che le azioni attive registreranno il CAGR più basso nei prossimi anni”.
I costi tendono ad aumentare con un forte peso della tecnologia
Secondo l'EFAMA, i costi complessivi dei gestori patrimoniali dovrebbero continuare a crescere. Come si può vedere nella tabella sottostante, i costi assoluti dei gestori patrimoniali sono aumentati rapidamente fino al 2021, trainati dai costi operativi e tecnologici, nonché dai costi di gestione e dalle spese generali. D'altra parte, i costi sono leggermente diminuiti nel 2022-23, in un movimento che l'EFAMA giustifica con il calo dei costi di distribuzione dovuto alla crescente popolarità delle piattaforme online. “Anche i costi di una gestione efficace degli investimenti sono diminuiti, molto probabilmente a causa di uno spostamento verso la gestione passiva degli asset, che tende a essere meno costosa”, sottolinea il rapporto.
Da un altro punto di vista, i costi tecnologici e operativi sono aumentati costantemente negli ultimi anni. “Questo aumento è dovuto principalmente ai sempre maggiori investimenti in nuovi hardware, software e dati di cui i gestori patrimoniali hanno bisogno per rimanere competitivi”, sottolinea l'EFAMA, con lo sviluppo di applicazioni che rappresenta la più grande spesa tecnologica.
Anche gli investimenti in data center e la spesa per i dati di mercato hanno registrato un forte aumento negli ultimi anni. “Il costo dei dati di mercato è più che raddoppiato dal 2019 a causa della necessità dei gestori patrimoniali di spendere somme sempre maggiori per i dati ESG. Un'altra ragione è il forte aumento delle commissioni applicate dalle borse ai gestori patrimoniali per accedere ai loro dati di mercato, che negli ultimi anni hanno superato di gran lunga l'inflazione”, spiega l'associazione europea dei fondi.