Ghiro (AllianzGI): “Puntiamo su banche, piccola e media impresa e transizione energetica”

Stefano Ghiro, Senior Portfolio Manager European Equities, Allianz Global Investors
Stefano Ghiro, Senior Portfolio Manager European Equities, Allianz Global Investors

Finanza, industria e energie rinnovabili sono i settori su cui puntare nei prossimi mesi sul listino di Piazza Affari. Lo sostiene il senior portfolio manager di Allianz Global Investors, Stefano Ghiro che, all’interno del team di gestione della casa tedesca dedicato all’equity del Vecchio Continente, amministra il fondo Allianz Azioni Italia All Stars, prodotto con rating Consistente Funds People.

Dopo un 2019 chiusosi per l’azionario Italia al di sopra di ogni più ottimistica previsione, con il Ftse Mib che ha guadagnato quasi il 30%, secondo miglior indice europeo dopo Atene, il gestore della società con sede a Francoforte si dice fiducioso anche per l’anno in corso: i driver principali che permetterebbero di generare nuovi rendimenti sono tre: i titoli finanziari, quelli dell’industria, in particolare di media e piccola capitalizzazione, e le energie rinnovabili. "Per quanto riguarda i temi di stretta attualità", specifica il manager, “stiamo seguendo attentamente l’evoluzione dell’epidemia in Cina, per cercare di capire i possibili impatti nel corso dei prossimi mesi sui consumi cinesi e sull’economia mondiale". Nel caso l’epidemia venga tenuta relativamente sotto controllo, le previsioni per i trimestri a venire per il manager restano comunque positive.

Il potenziale di crescita delle small e mid cap

“Le small e mid cap sul panorama economico italiano rappresentano uno dei settori con maggiore potenziale di crescita”, afferma Stefano Ghiro. “Riserviamo almeno un terzo del portafoglio a questo segmento e possiamo arrivare fino al 40% in contesti particolarmente favorevoli”, specifica. Stefano Ghiro amministra Allianz Azioni Italia All Stars dal 2013, selezionando i titoli attraverso un’analisi bottom-up priva di limiti di esposizione per settore e dimensione delle aziende. Il focus sulle piccole e medie industrie di Borsa italiana ha permesso al fondo di risultare conforme alla normativa PIR sin dall’entrata in vigore nel 2017 senza sostanziali interventi nella strategia di investimento, sottolinea il manager.

Le banche tornano appetibili

Passando in rassegna i settori, spicca la fetta superiore al 30% di titoli finanziari. Il portfolio manager di AllianzGI prevede, infatti, un potenziale miglioramento strutturale del settore: “I titoli delle banche sono stati a lungo sottopesati nel fondo, posizione che riteniamo meno giustificata nell’attuale contesto di mercato”, afferma Ghiro. “Le banche italiane negli ultimi anni si sono rafforzate: il fardello dei non performing loans (NPL), che le avevano collocate nel mirino degli speculatori, oggi grava meno sui bilanci e gran parte istituti sono ben allineati agli standard europei di solidità”, aggiunge. A rendere ulteriormente appetibile il comparto un possibile aumento dei tassi di interesse, che il manager non esclude nel prossimo futuro, e una conseguente rotazione tra azionario e obbligazionario, con afflussi verso il credito: “Molti titoli finanziari forniscono già oggi dividendi molto interessanti”, osserva Ghiro, alcuni arrivano a rendere attorno all'8%”.

Rinnovabili e ottica green

Complici la relativa stabilità politica dell’alleanza di Governo Pd-5stelle e il calo dei timori sulla Brexit, Piazza Affari ha chiuso lo scorso anno in bellezza. Le previsioni per mesi a venire per il manager restano comunque positive: “il Ftse Mib è ancora relativamente economico, fattore che può attirare nuovi acquisti”, evidenzia Ghiro. Tra le large cap, lo scorso anno ha dato prova di grande forza Enel, con grandi investimenti della multinazionale italiana nelle rinnovabili. “Sembra ormai chiaro che l'Europa voglia assumersi la leadership mondiale della green economy e della transizione energetica”, fa notare Ghiro, “Alcune utilities potrebbero beneficiare di questo trend, così come altre società del settore industriale”.

Altro driver per la costruzione del fondo la sostenibilità: al di là dell'esigenza di contrastare il cambiamento climatico, è ormai evidente, secondo la visione del manager, che sarà un trend protagonista dei mercati nel lungo periodo, di certo dei prossimi 10-20 anni. Anche dal punto meramente finanziario, osserva, “il tema della de-carbonizzazione dei portafogli è ormai predominante. Il settore energetico potrebbe risultarne temporaneamente sotto pressione per la necessità di rivedere i piani industriali in ottica zero emissioni”.

L’interesse degli investitori internazionali per l’Italia

Crescita modesta del Prodotto interno lordo e bassa capitalizzazione dei mercati sono i principali fattori che secondo Ghiro penalizzano l’Italia, posizionandola al di fuori dei radar dei grandi investitori esteri. “C’è sempre una buona dose di scetticismo nei confronti del nostro Paese”, ammette il manager di AllianzGI. “Tuttavia un mercato interessante, in particolare per il segmento delle piccole e medie imprese e per alcune nicchie del listino industriale e dei consumi”. “La recessione ha colpito duro”, aggiunge Ghiro, “ma ha reso molte società più competitive. "Inoltre, confidiamo nel ritorno dei PIR per canalizzare nuove risorse verso il settore produttivo”, conclude.