Gioffreda (UBS AM): "Cina, autorità pronte a interventi monetari e fiscali a sostegno della crescita"

Teresa Gioffreda
Teresa Gioffreda, immagine ceduta (UBS AM)

La Cina sta attraversando un periodo complesso in questa parte dell'anno. La recrudescenza del COVID-19 sta imponendo nuovi lockdown, con impatti negativi sui consumi e sulle attività economiche. Ma secondo Teresa Gioffreda, Client Relationship Manager di UBS Asset Management, le prospettive per la seconda parte dell’anno sono favorevoli. Soprattutto in vista di nuovi interventi monetari e fiscali da parte delle autorità a sostegno della crescita. “La strategia zero contagi con cui la Cina ha deciso di affrontare la variante Omicron si è dimostrata troppo rigida e sta causando un rallentamento delle vendite al dettaglio e problemi sulla catena di approvvigionamento, con ripercussioni anche sull’economia mondiale”, afferma l’esperta. “Tuttavia per la restante parte dell’anno ci aspettiamo delle misure di supporto sia a livello di politica monetaria che fiscale”, dice. Questo secondo Gioffreda perché l'inflazione nel Paese asiatico non viaggia ai livelli preoccupanti degli Stati Uniti e dell’Europa, dove rispettivamente si è attestata all’8,5% e 7,5%. “Lo scorso anno l’inflazione in Cina è rimasta sotto il 2%, e anche quest'anno le previsioni la situano al di sotto di questo target”, dice Gioffreda. “Ciò concede alla Bank of China maggior spazio di manovra rispetto alle controparti in USA e UE, con la possibilità portare avanti politiche accomodanti”, spiega Gioffreda.

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