Gli obbligazionari sono i migliori in Europa

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Jon Bunting, Flickr, Creative Commons

Gli italiani hanno sempre nutrito particolare interesse per i prodotti obbligazionari, essendo storicamente una categoria di investitori conservatori, in linea con una propensione all’investimento nel perseguire obiettivi poco aggressivi e più stabili nel tempo, che caratterizza l’investitore medio del sud Europa.

Secondo un report Morningstar sulla raccolta netta delle classi di fondi, stando al mese di ottobre 2016, notiamo che la categoria di comparti obbligazionari resta in cima alle preferenze degli investitori non solo del sud, ma di tutto il Vecchio Continente. In particolare i relativi flussi netti nel mese considerato sono stati pari a 11,6 miliardi di euro (a settembre erano stati di 10,1 miliardi), a differenza dei prodotti azionari dove invece c’è stata un’uscita maggiore rispetto al mese precedente, pari a -4,3 miliardi di euro. Rimane positiva la raccolta degli alternativi (1,7 miliardi), pur inferiore rispetto al mese precedente, mentre i bilanciati salgono a 5,5 miliardi.

La categoria più attraente per gli investitori è quella dei prodotti azionari dei mercati emergenti (1,96 miliardi), visti i rendimenti positivi del settore dal secondo trimestre dell’anno in poi, soprattutto per quanto concerne la Cina, e le ottime prospettive per il 2017 sul mercato indiano e russo. I multi-strategy (1,66 miliardi) sono comunque molto richiesti, nonostante il minore interesse nei confronti degli alternativi.

Dal report inoltre, si evince come sia cresciuto l’interesse per i fondi che tendono a proteggere dall’inflazione, in seguito all’incremento delle performance dei titoli governativi a ottobre (USD Inflation-linked Bond ha registrato flussi netti per 1,4 miliardi di euro). Dando uno sguardo ai flussi dei Paesi occidentali, si conferma un anno negativo per gli azionari di tali mercati, dove si evincono importanti flussi in uscita per US Large-Cap Blend Equity (-1,55 miliardi) e per Europe Large-Cap Blend Equity (-1,39).

Tra le società di gestione troviamo al primo posto Vanguard, che in un mese ha raccolto 2,1 miliardi, al secondo posto invece troviamo l’italiana Eurizon Capital, con il collocamento dei prodotti a scadenza e dei bilanciati (1,64 miliardi), e al terzo Amundi con la sua gamma di fondi strutturati (1,38 miliardi).

Concentrandosi sull’Italia, la dinamica è puramente indipendente rispetto a quella europea, dove la migliore asset class per il mese di ottobre è quella dei bilanciati, che comprendono prevalentemente fondi a cedola e scadenza e i “prudenti” in euro. I fondi più in voga in tale contesto sono quindi quelli a scadenza, che hanno permesso ad Epsilon SGR, società di gestione del gruppo Eurizon Capital, di ottenere il primo posto in termini di raccolta, seguita da Euromobiliare Asset Management SGR e da ARCA Fondi SGR.

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