Infine il quarto comparto è quello “prettamente ESG”, che mira a diversificare gli investimenti della cassa, “con la stessa logica del comparto multi strategico rispetto ai mercati di investimento, ma si rivolge esclusivamente a ETF ESG”. Una scelta particolare, quella dell’investimento passivo sulla sostenibilità, che il responsabile area finanza definisce “più efficiente in un momento storico in cui le tematiche ESG stanno giungendo a maturità” e motiva indicando come l’ente investa in ETF “che replicano, sì, indici di mercato, ma che sottoscrivono esclusivamente strumenti considerati nell'ambito della sostenibilità”. Con questo tipo di investimento, continua, “siamo in grado di monitorare con continuità la corrispondenza tra investimenti sottostanti e obiettivo, e riusciamo a ottenere massima diversificazione anche con il supporto di un advisor specializzato (il londinese SCM Advisor)”.
La Sicav, prosegue Golinelli, esiste da dieci anni, “mentre l’investimento in ETF ESG è stato attivato a dicembre dello scorso anno”.
Anche l’asset allocation della Sicav è affidato a un advisor, “ma è il gestore a fare l’execution” afferma Golinelli che precisa, “non execution only, il gestore si occupa anche di fare la due diligence”. Ciascun comparto, nello specifico, è affidato a un solo asset manager, “per la multi-strategia GAM Italia, nei comparti a mercato classici sono Invesco per la parte corporate e Vontobel per la parte azionaria, infine il sostenibile ha SCM come advisor mentre l’attività di gestione è affidata a Momentum, società svizzera specializzata nella gestione per conto dei fondi pensione”.
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