Salvatore Cirino, Head of Asset Allocation in Mediobanca SGR, evidenzia una preferenza “per i settori e le tematiche ‘growth’, legati a tematiche strutturali di lungo periodo, anche se al contempo negli ultimi anni stiamo assistendo a un progressivo miglioramento dei fondamentali di alcune aree ‘value’ dei listini mondiali. Guardando ai prossimi tre anni, crediamo ancora che la maggior parte del portafoglio debba essere orientato a settori e tematiche ‘growth’, per mantenere un'esposizione strutturale a temi secolari come gli investimenti in intelligenza artificiale, l'elettrificazione, il rame e l’obesità, ma suggeriamo al contempo di diversificare andando a ricercare interessanti opportunità nei segmenti value”. L’esperto sottolinea poi che, ad esempio, “l’Europa ha maggiore esposizione a questi settori ‘value’, come bancario e petrolifero. Sebbene questi siano stati settori che hanno distrutto valore per lungo tempo, distruggendo capitale e profittabilità, negli ultimi anni i fondamentali sono progressivamente migliorati e le prospettive di ritorno degli azionisti sotto forma di dividendi e buyback per i prossimi anni sono particolarmente attraenti”. L’esperto conclude spiegando poi che “il processo di asset allocation di Mediobanca Sgr, parte dall’analisi del quadro macroeconomico. Successivamente analizziamo il comportamento storico di ogni asset class in diversi contesti economici combinando, ad esempio, differenti ipotesi di crescita e inflazione. Infine, arriviamo a formulare prospettive top-down sui vari asset e costruire dei portafogli modello multi-asset attraverso un estensivo uso di modelli quantitativi proprietari coadiuvati da un overlay qualitativo che tiene in considerazione spunti derivanti dall’analisi fondamentale e dai team specialistici della sgr”.
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