Un’indagine di Mediobanca rivela che nei 10 anni post-crisi i sottoscrittori di fondi aperti e Sicav di diritto italiano hanno ottenuto rendimenti più alti rispetto ai Buoni Ordinari del Tesoro.
Nel decennio post-crisi (2008-2018), i fondi comuni aperti e le Sicav di diritto italiano hanno dato una bella lezione ai BOT in termini di rendimenti. A rivelarlo è ‘L’indagine annuale su fondi e sicav di diritto italiano’ condotta dall’Area Studi di Mediobanca che parte da una semplice domanda: se a fine 2008 avessimo investito 100 euro su un fondo, quanto avremmo guadagnato dopo 10 anni? La risposta è nel grafico che segue:
100 euro investiti in fondi comuni aperti italiani sono diventati, in media, 128 euro rispetto ai 113 dei BOT. A restituire i risultati migliori sono stati i fondi azionari, con 191 euro di ricavi.
I fondi migliori
Iniziamo col dire che i fondi comuni aperti hanno garantito un rendimento medio su 10 anni che oscilla tra il 14,6% e il 12,4% l’anno. La top 10 delle performance lorde vede sul podio di Mediobanca il prodotto BNL azioni America che ha garantito un rendimento medio del 14,6%. Dunque, chi avesse investito 100 euro su questo comparto ne avrebbe intascati 432 dopo 10 anni. Segue l’Anima America (Classe A) con un rendimento annuo del 14,4% che avrebbe fruttato 424 euro e l’Amundi Azionario America (classe A) con un rendimento medio del 13,6% e un ricavo di 395 euro. Chiude la classifica l’Allianz azioni America con un rendimento pari al 12,4% e ricavi di 353 euro.
Per asset manager, le entità che vantano i fondi migliori nella top 30 sono Anima (con 8 prodotti), Eurizon (3), Amundi, Arca, Azimut, BNP Paribas, Fideuram e Pramerica (2).
…e i BOT?
Il grafico sopra mostra anche quale sarebbe stato il guadagno di un investimento in BOT (linea rossa) o BTP (linea blu). È evidente che chi avesse scommesso su questi titoli non avrebbe portato a casa risultati altrettanto soddisfacenti. 100 euro investiti in BOT, infatti, il 10 anni avrebbero fruttato 109 euro mentre i BTP avrebbero reso qualcosa in più, 176 euro. Sebbene da un punto di vista della garanzia del capital questi investimenti siano ritenuti più sicuri, i loro rendimenti e ricavi non assicurano risultati elevati.