I megatrend di Candriam

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Bruno Cordioli, Flickr, creative commons

Il megatrend è un modello di cambiamento dello status demografico, economico, sociale, ambientale e tecnologico che trasforma il mondo in cui viviamo e che a sua volta diventa opportunità di investimento. Durante il 'Thematic Funds Workshop' di Candriam, si è discusso di tre macrotendenze su cui la casa di investimento si sta focalizzando.

Servaas Michielssens, CFA, PhD, senior biotechnology analyst di Candriam, ha introdotto il tema delle biotecnologie e dell’oncologia. “Il settore delle biotecnologie ha superato diverse sfide di carattere ingegneristico; inoltre, con l’invecchiamento della popolazione, le spese per la sanità aumentano, e se una società si sviluppa è disposta a spendere di più per il proprio benessere. Per investire in questo settore è necessaria un’attenta attività di stock picking, puntando su società farmaceutiche che investono nell’innovazione o che sviluppano nuovi farmaci. Il valore alle large corporate viene attribuito tramite un’analisi commerciale (P/E, FCF; analisi di pipeline…), per le small cap invece si considera il potenziale di vendita rettificata alla probabilità di introduzione del farmaco sul mercato, condizionata al periodo di tempo necessario”, spiega l’esperto.

“Si parte da un universo investibile di 1.000 azioni, ponendo un filtro di esclusione di un fatturato maggiore di 100 milioni di dollari, portando ad un risultato di circa 500 titoli. A seguito di uno screening preliminare passiamo a 200 azioni. Infine, con un’analisi della produzione, delle pubblicazioni scientifiche e incontri con management e ricercatori, investiamo in massimo 80 azioni”, aggiunge. Candriam cerca inoltre di sostenere la ricerca contro il cancro, perché ritiene che l’oncologia sia una tematica su cui investire sia a livello sociale, dato che nonostante i miglioramenti i tumori uccidono ancora, sia economico, considerando i nuovi farmici e i trattamenti innovativi. Presto infatti verrà lanciato un fondo dedicato a questo trend specifico.

Johan Van Der Biest, senior fund manager dell'asset manager pan-europeo, ha parlato del trend della robotica e dell'innovazione tecnologica. “Al momento esistono tre driver di lungo periodo che ne favoriscono lo sviluppo: fattore demografico, evoluzione tecnologica e sincronismo della crescita economica. In tutti i Paesi, il livello di robotizzazione è ancora al di sotto del livello ideale. Tuttavia, se si ritiene che la nuova recessione sia vicina allora non si dovrebbe investire in questa strategia, perché non funzionerebbe. Il processo di investimento consiste in tre fasi distinte: uno screening tematico (si scelgono tutte quelle società in cui almeno il 30% dei ricavi sia attribuito ai sottotemi individuati) a cui si aggiunge un filtro SRI, analisi fondamentale e costruzione del portafoglio con 30-50 azioni”, commenta.

Koen Popleu, deputy head of Fundamental European Equity di Candriam, parla della strategia dell’innovazione. “Per noi l’innovazione è la base della creazione di valore, genera una vantaggio competitivo per le imprese e guida la crescita futura e la loro profittabilità. L’innovazione deve soddisfare i bisogni dei clienti e avere un impatto sui ricavi delle aziende. Utilizziamo cinque criteri di investimento: qualità del management, crescita del business, vantaggio competitivo, creazione di valore e financial leverage. Selezioniamo e analizziamo ogni singola società sulla base di un settore tematico, cerchiamo quelle di maggiore qualità e le inseriamo in portafoglio, per un totale di 52 titoli”, spiega Popleu.