I migliori fondi italiani di febbraio

Quali sono le performance dei fondi italiani nel mese di febbraio? Rispondiamo alla consueta domanda attraverso i dati Morningstar Direct, stilando la classifica mensile dei prodotti di diritto italiano che hanno performato meglio per le categorie equity, fixed income e multi-asset.

Nella categoria azionaria, è importante evidenziare come lo scorso mese ci siano stati dei movimenti, in termini di migliori performance, da fondi che guardano ai Paesi emergenti verso prodotti che in media concentrano il loro capitale investito per l’80% negli Stati Uniti (dieci fondi su 15), in particolare nel settore tecnologico. Tuttavia, a livello settoriale, si nota come anche il segmento finanziario si sia ritagliato uno spazio importante all’interno della speciale classifica. Paradossalmente, sempre rimanendo in tema di settori, il fondo col miglior rendimento mensile è stato un comparto che investe il 100% del proprio patrimonio nel segmento della salute, ovvero l’Eurizon Azioni Salute, col +7,56%. Con masse totali pari a circa 147 milioni di euro, e gestito dal team composto da Paolo Vassalli e Marco Mossetti, il prodotto mira a conseguire una crescita significativa del capitale investito, investendo principalmente in azioni di emittenti che operano nel settore dei prodotti per la cura e lo sviluppo della salute della persona, di ogni area geografica, con circa il 70% del capitale focalizzato nell’area statunitense. A seguire troviamo l’Eurizon Azioni Tecnologie Avanzate con il +6,11%, e l’AcomeA Paesi Emergenti con il +5,95%.

Fonte Morningstar Direct: i 15 migliori fondi italiani azionari di febbraio 2017.

Più diversificata è invece la classifica dei migliori obbligazionari nel mese, anche se i migliori quattro sono fondi che concentrano i propri investimenti nell’area degli emerging markets, dove a prevalere sono i comparti con una sensibilità ai tassi medio-alta con qualità di credito media. Ad aggiudicarsi il primato è l’Anima Riserva Emergente con il +4,16%, un obbligazionario Paesi emergenti valuta locale con patrimonio pari a 140 milioni di euro, gestito dal team di Mario Pavan e Andrea Zappella, e che investe in emittenti sovrani, o garantiti da Stati sovrani, o di organismo sovranazionali, nonché di emittenti societari, senza alcun vincolo di rating. Il team di gestione investe nei Paesi emergenti dell’Europa orientale, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa, e gli strumenti finanziari sono denominati principalmente in valute emergenti. La sua esposizione al rischio di cambio è fino al 100% del totale delle attività del fondo e utilizza strumenti finanziari derivati sia per finalità di copertura dei rischi sia per finalità diverse da quelle di copertura (tra cui arbitraggio). La leva finanziaria tendenziale, realizzata mediante esposizioni di tipo tattico (e calcolata con il metodo degli impegni) è indicativamente compresa tra 1 e 1,6. In seconda e terza posizione, troviamo il BNL Obbligazioni Emergenti con il +3,77%, e l’Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale con il +3,47%.

Fonte Morningstar Direct: i 15 migliori fondi italiani obbligazionari di febbraio 2017.

Infine, la categoria dei bilanciati è rappresentata per lo più da prodotti che investono nell’emergente asiatico, dove a prevalere, come per i migliori multi-asset italiani del mese di gennaio, è il settore finanziario. La leadership della classifica se l’aggiudica il Symphonia Asia Flessibile con il +4,94%, un bilanciato asiatico con patrimonio totale pari a circa 81 milioni di euro, gestito da Massimo Baggiani, che ha come obiettivo l’accrescimento del capitale investito a lungo termine, attraverso una gestione flessibile del portafoglio. Il fondo, pur non avendo vincoli relativi alla tipologia di strumenti utilizzabili, piuttosto che alla valuta di denominazione, o alla categoria degli emittenti, si focalizza sull’investimento azionario di società che hanno sede in Asia, Oceania e stati dell’ex Unione Sovietica, o la cui esposizione a queste aree ha comunque una valenza economica significativa per la loro attività. Tendenzialmente, in relazione all’utilizzo di derivati il comparto non si avvale di leva finanziaria, e la selezione dei titoli azionari, e la loro ponderazione nel portafoglio, è basata sull’analisi fondamentale microeconomica secondo un approccio bottom-up, con l’obiettivo di individuare le società con il maggior differenziale tra valore stimato e prezzo di mercato, e, in taluni casi, perseguendo un’operatività in controtendenza finalizzata a cogliere opportunità derivanti da eccessi di pessimismo o euforia sul mercato. A seguire troviamo il Gestielle Obiettivo India con il + 4,45%, e il Consultinvest MM Mercati Emergenti con il +3,50%.

Fonte Morningstar Direct: i 15 migliori fondi italiani bilanciati di febbraio 2017.