I sei temi di J.P. Morgan AM per il 2021

Maria Paola Toschi, Global Market Strategist, J.P. Morgan Asset Management
Maria Paola Toschi. Foto ceduta: J.P. Morgan AM

L’anno che ci attende sarà un ponte tra il mondo pre Covid-19 e quello post-pandemia. Questa l’immagine scelta da J.P. Morgan Asset Management per esprimere sinteticamente la view sui prossimi dodici mesi. Le arcate di questo ponte su cui dovranno forzatamente passare gli investitori si poggiano su politica fiscale e monetaria da cui provengono quello misure di stimolo che permetteranno di raggiungere la sponda di un mondo in cui la diffusione di un vaccino efficace contro il Coronavirus permetterà un ritorno graduale ad una normalità di cui si dovranno imparare a conoscere le caratteristiche.

Quale approccio

Una sola di queste è data per scontata, ovvero il suo carattere di novità. Ovviamente, però, non mancano gli elementi di continuità con il contesto di investimento precedente. Il primo, estremamente rilevante per gli investitori, riguarda la persistenza dei tassi di interesse a livelli minimi, dettata dall’incessante aumento dello stock di debito causato dalla pandemia e dalla necessità dei governi di supportare con ogni mezzo le attività economiche. Proprio questo è il primo dei sei grandi temi individuati da Maria Paola Toschi, market strategist di J.P. Morgan AM, per descrivere l’anno alle porte.

A livello di atteggiamento degli investitori una premessa fondamentale è posta dall’esperta. “È tempo di ripensare l’approccio 60:40 di asset allocation ampliando il set di classi di attivo da monitorare per trovare rendimento e costruire portafogli solidi”, afferma introducendo un secondo tema centrale dell’outlook della casa di gestione.

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I primi due temi sono collegati in quanto il mondo a tassi a zero, se non negativi, a lungo termine impone un cambio atteggiamento da parte degli investitori che si vedono privati anche solo della prospettiva di un ritorno a rendimenti accettabili di porzioni del mercato tradizionalmente molto utilizzate all’interno dei portafogli. Il mix ideale di rischio e rendimento dovrà essere, dunque, trovato grazie ad uno sguardo più completo sulle classi di attivi disponibili. Tra quelle citate in tal senso in modo diretto da Toschi troviamo gli alternativi e gli hedge funds, con i secondi “che possono offrire protezione in fasi di mercato orso”.

Lo scenario di base dell’asset manager per il prossimo anno, uno scenario di consenso, vede in linea generale le classi a più alto tasso di rischio beneficiare del nuovo ciclo economico espansivo, che potrebbe premiare in particolare i settori e mercati più penalizzati dalle misure di lockdown corrispondenti ai picchi pandemici. Questo il terzo tema in agenda per il 2021.

Il calo dell'incertezza legata al Coronavirus potrebbe infatti determinare una rotazione settoriale i cui effetti saranno però mitigati da alcune tendenze accelerate nel corso del 2020, come quella tecnologica che alimenta un settore in cui, secondo Toschi, “nonostante le valutazioni elevate c’è ancora spazio per la selezione di opportunità”.

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Da qui, il quarto tema, relativo ai rischi dello scenario di base. “Il principale è certamente la ripresa dell’inflazione”, afferma la market strategist di J.P. Morgan Asset Management. Un’ipotesi in cui Banche Centrali sospendono acquisti e diventano più restrittive, la curva dei tassi diventa più ripida, i governi riducono gli stimoli fiscali e le società riducono i debiti, determinando così, tra gli effetti principali, una forte pressione 
sul credito, discesa del mercato azionario e rafforzamento del dollaro. 


Quinto elemento individuato dalla casa di gestione è la crescita continua dell’attenzione alla sostenibilità ed in particolare alla lotta al cambiamento climatico, “un tema che sarà dominante nelle strategie di investimento”.

L’Asia guiderà nella prossima decade

L’ultimo tema, non certo per importanza, porta ad un’affermazione molto netta che riguarda gli equilibri economici mondiali. “Urbanizzazione, Prodotto interno lordo reale pro capite e dimensioni della popolazione costituiscono dinamiche strutturali che indicano che la prossima decade sarà dominata dalla Cina e dai mercati emergenti, in particolare asiatici”, dichiara Toschi. Non solo una tendenza di breve termine conseguente allo straordinario rimbalzo della Cina dopo la prima ondata di Covid-19, ma una costante che accompagnerà gli investitori per i prossimi 10-15 anni, come dimostrano le previsioni sui rendimenti attesi secondo le Long-Term Capital Market Assumptions 2020 di J.P. Morgan AM.

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