Identikit dell’investitore italiano: più ottimista ma preoccupato per l’aumento delle tasse e per mantenere il suo tenore di vita

dadevoti
foto: autor dadevoti, Flickr, creative commons

Qual’è l’obiettivo che si sono fissati gli investitori per il 2014? Il rapporto Global Investment Trends di Scrhroeders risponde a questa domanda e ad altre circa l’intenzione di risparmio, rivolte a oltre 15.000 investitori di 23 paesi di tutto il mondo. 

Prendendo come riferimento il caso italiano, una delle principali conclusioni del report è che gli investitori italiani sono più ottimisti riguardo alle possibilità di investimento per il 2014: il 47% dice sentirsi più fiducioso rispetto all’anno scorso. Il 33% degli intervistati ha indicato come obiettivo più importante quello di mantenere  lo stile di vita attuale nel caso di perdita del posto di lavoro o riduzione di stipendio. Una percentuale alta, al di sopra della media mondiale (28%) e di quella europea (31%).  Il 46% degli investitori sia europei che mondiali hanno indicato che il loro principale obiettivo di investimento è il risparmio a fini pensionistici, mentre per gli italiani la percentuale scende al al 29%.

Stando ai dati del rapporto di Scrhroeders, due quinti degli investitori italiani aumenteranno i propri investimenti nel 2014 e il 41% crede che l'Europa potrebbe fornire i migliori rendimenti nei prossimi 12 mesi e il 29% dei quali ha piena fiducia nell’Europa occidentale. Tuttavia, l’Asia/Oceania (45%) è percepita come la regione dove si registreranno le performance migliori.

Inoltre dal rapporto si evince che gli investitori sono alla ricerca di opportunità di crescita, sia all'interno che all'esterno dei loro confini nazionali. Alla luce di questo, è interessante vedere una tendenza netta verso il mercato azionario, dal quale il 70% degli investitori globali e il 67% degli italiani, si aspetta il maggior potenziale di rendimento per il 2014. Oltre la metà (55%) intende mantenere una mantenere una quota significativa dei propri risparmi in strumenti a basso rischi, allocando solo il 15% del portafoglio  a investimenti ad alto potenziale di crescita. Poco meno di un terzo (30%)  sarà collocato in asset a medio rischio.

Un altro tema su cui indaga questo barometro è sono le preoccupazioni degli investitori. Nel caso dell’Italia, il 41% ha dichiarato essere preoccupato per l’aumento delle tasse; il 30% per la debole ripresa economica del paese e a livello globale (22%) mentre un 16% ha indicato la perdita del posto di lavoro come principale preoccupazione.