Il doppio vantaggio dell’azionario domestico cinese

Michelle Qi, CIO China Equities, Eastspring Investments
Michelle Qi, CIO China Equities, Eastspring Investments

“La Cina è stata il primo Paese a saper portare sotto controllo con successo il Covid-19 e probabilmente l'unico che potrà registrare una crescita del PIL quest'anno”.

Michelle Qi è CIO China Equities di Eastspring Investments, società appartenente al Gruppo assicurativo Prudential e supportata nell’attività in Italia da EBW Capital. Qi ha più di vent’anni di esperienza e tra i fondi per cui ha responsabilità troviamo Eastspring China A Shares Growth Fund, che investe nell’azionario domestico cinese, tra le asset class su cui è in significativo aumento l’interesse degli investitori.

Driver di lungo periodo

Innovazione tecnologica, cambiamenti demografici e attenzione alla salute sono tra i principali driver di crescita individuati dall’esperta per spiegare perché la traiettoria dell’economia cinese non è destinata è a cambiare nonostante gli effetti della pandemia da Covid-19.

I tre fattori risultano legati nella visione d’insieme espressa dalla CIO di Eastspring Investments e guardano all’evoluzione sociale ed economica di una Cina in cui l’aumento dell’età media della popolazione e delle possibilità di spesa del consumatore medio si incontrano con ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, in particolare nell’ambito digitale. Completa il quadro, un intervento statale dalla significativa capacità di stimolo alla ripresa dopo l’inevitabile battuta d’arresto dovuta agli effetti del Coronavirus.

“Nell’anno corrente, dal primo trimestre al terzo, abbiamo assistito a un recupero a V passando da un -6,8% a un positivo 4,9% nella crescita trimestrale del PIL cinese. Mentre i consumi interni sono risultati finora più deboli del previsto, gli investimenti in capitale fisso sono stati robusti, trainati da infrastrutture e real estate, e le esportazioni sono state superiori alle aspettative, grazie alla forte domanda per prodotti tecnologici e dispositivi di protezione individuale. Le misure di intervento adottate includono più infrastrutture, più crescita del credito, tassi di prestito più bassi, più sovvenzioni, tra cui crediti d'imposta per le PMI. Inoltre anche la forte capacità di contenere la seconda ondata dell'epidemia di COVID-19, grazie all’efficacia del tracciamento e alle misure di distanziamento sociale, ha contribuito a fornire le condizioni necessarie per la ripresa”, spiega relativamente allo stato dell’economia del gigante asiatico la CIO della società.

Il futuro dell’azionario cinese

“Con una ripresa a V dell’economia dopo il COVID-19 e la stabilizzazione del tasso di cambio tra Renminbi e Dollaro, le azioni cinesi sono ben posizionate. Allo stesso tempo, la corporate governance ha continuato a migliorare e sempre più società della new-economy vengono quotate nei mercati delle A-shares (mercato domestico) e H-shares (Hong Kong) mentre vengono introdotte più riforme del mercato dei capitali. Questo offre molte opportunità top-down e bottom-up nel mercato azionario cinese”, spiega Qi.

A fronte di elementi di interesse universalmente riconosciuti, le preoccupazioni degli investitori internazionali che si approcciano al mercato azionario domestico cinese si concentrano sui rapporti con gli Stati Uniti e sulle ripercussioni di uno stato di tensione che si annuncia come una costante nel lungo periodo.

La contesa tra Stati Uniti e Cina probabilmente persisterà per anni e, sebbene gli investitori debbano rimanere cauti, l'impatto non dovrebbe essere sopravvalutato”, dichiara sul punto. “Non prevediamo un decoupling completo considerando l'interdipendenza economica tra Stati Uniti e Cina che si è creata nel corso degli ultimi decenni di globalizzazione”, aggiunge, sottolineando inoltre come le implicazioni per gli investitori in azioni cinesi siano analizzate da Eastspring Investments in ogni possibile sfaccettatura.

Catena di approvvigionamento, consumi, tecnologia e finanza sono gli ambiti su cui si lo scontro potrà far sentire i propri effetti, ma l’esperta sottolinea come su tutti questi fattori il cammino di indipendenza della Cina dagli USA sia già ben avviato e come, inoltre, un inasprimento dei rapporti sia da considerare come un acceleratore di tendenze in atto da prima dell’inizio della vera e propria guerra commerciale.

Un comparto ad alto tasso di alpha

  • “Il mercato azionario cinese delle A-shares è inefficiente a causa di una copertura della ricerca ancora poco avanzata, dell’orizzonte a breve termine di molti investitori e dell'elevata partecipazione degli investitori retail domestici;
  • Riteniamo che una migliore comprensione dell'ambiente macro, delle politiche e delle tendenze industriali oltre a un approccio fondamentale attivo con un focus sull'analisi dei titoli bottom-up possa generare alpha nel lungo termine”.

Queste le due convinzioni su cui si basa la filosofia di investimento del fondo Eastspring China A Shares Growth Fund, prodotto che combinando approccio top-down e bottom-up è stato in grado di generare una performance nell'ultimo anno del + 48,96% e in particolare del + 38,82 da inizio 2020 (dato in dollari statunitensi al 30 ottobre). “Grazie alla nostra esperienza locale, ci concentriamo su fattori a lungo termine come i modelli di business, la qualità e la sostenibilità degli utili e tendiamo a guardare oltre l’erraticità a breve termine del mercato. Riteniamo che esistano opportunità sia in un approccio top down che bottom up per trovare settori e azioni mispriced che consentano di generare rendimenti a lungo termine superiori e siamo stati in grado di sfruttare le opportunità che si presentano nelle fluttuazioni a breve termine”, entra nel dettaglio Qi.  “Riteniamo che le attuali valutazioni di mercato riflettano già le aspettative di un ulteriore allentamento delle politiche fiscali e monetarie. Tuttavia, se la ripresa economica sarà sostenuta come previsto, il miglioramento degli utili societari darà ulteriore impulso al mercato azionario”, conclude.