Il mercato asiatico torna a essere interessante per gli investitori

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foto: autor Koflerdaniel, Flickr, creative commons

A sentire le principali case di gestione del risparmio e a osservarne i movimenti, è in corso un cambiamento nei flussi d'investimento. Se da un po’ di mesi a questa parte l’Italia e la periferia della zona euro erano in cima alle preferenze, ora si guarda (di nuovo) ai Paesi emergenti. Lo si legge anche nell’ultima newsletter targata Anima SGR sui mercati dove si legge: “I mercati emergenti e in particolare la borsa cinese stanno recuperando le perdite di inizio anno e nei prossimi mesi potrebbero anche avere maggiori ritorni rispetto ai listini europei”.

Gli esperti, al di qua e al di là dell’oceano, in altre parole, si dicono concordi sul fatto che le possibilità di investimento in Asia non sono così sfavorevoli, anzi. Si sta assistendo, del resto, da parte dei governi all’avvio di numerose riforme e stanno attivando politiche di crescita piuttosto audaci. Ma quali sono i fondi italiani che investono nell’azionario emergente che hanno fatto meglio da inizio anno? Secondo un’indagine su dati Morningstar che analizza i fondi italiani retail espressi in qualsiasi valuta con una soglia di investimento minimo di 1000 euro e al massimo un 2% di commissioni di ingresso, in cima alla classifica si trova il fondo Pioneer Azionario Paesi emergenti che ha espresso un rendimento cumulato da inizio anno del 15,11%. Il fondo oggi è investito per il 43,89% in Asia (paesi emergenti), per il 14,73% in Asia (paesi sviluppati), per l’11,61% in Africa, per il 10,31% in America Latina e per il 9,61% in Europa occidentale (euro). Il comparto è molto concentrato tanto che, a oggi, i titoli azionari sono 65 e i primi sono: l’egiziana Global Telecom Holding SAE GDR, l’italiana Astaldi, l’indiana Tata Motors Ltd Class A, la cinese China ITS holdings, la peruviana Credicorp Ltd, le coreane Samsung Electronics Co Ltd, SK Hynix Inc, Wonik IPS Co Ltd, la sudafricana Firstrand Ltd e la brasiliana Itau Unibanco Holding S.A.

Segue il fondo Gestnord Azioni Paesi emergenti classe A (+12,77% da inizio anno) dove al primo posto del portafoglio si trova un ETF che punta sull’indice indiano, il Lyxor Etf Msci India C-EUR con una percentuale del 6,30 sul portafoglio. E dove c’è molta Cina. Gli altri top pick in portafoglio sono infatti: Samsung Electronics Co Ltd, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Tencent Holdings Ltd., HSBC GIF Thai Equity I, China Mobile Ltd, China Construction Bank Corp H Shares, Industrial And Commercial Bank Of China, Naspers Ltd Class N, Bank Of China Ltd. H Shares. Il fondo può usare derivati per coprire i rischi o per gestire il portafoglio in modo più efficiente e può avvalersi di una leva finanziaria massima pari a 1,3.

A chiudere il podio dei più performanti da inizio anno con un +12,09% c’è il comparto Eurizon Azioni Paesi emergenti dove i titoli, prevalentemente di natura azionaria, sono denominati nelle valute dei paesi emergenti, in dollari Usa e in euro. Qui le preferenze di portafoglio sono così distrbuite: Samsung Electronics Co Ltd, Repubblica italiana, MSCI Emerging Market Index Future June14, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., China Construction Bank Corp H Shares, China Mobile Ltd, Future Indice Wig20, Tencent Holdings Ltd., PetroChina Co Ltd H Shares, Hyundai Motor Co. 

I MIGLIORI FONDI AZIONARI ITALIANI PAESI EMERGENTI
Nome Categoria Morningstar Rating Morningstar YTD
Pioneer Azionario Paesi Emergenti A Azionari Paesi Emergenti ** 15,11%
Gestnord Azioni Paesi Emergenti Classe A Azionari Paesi Emergenti ** 12,77%
Eurizon Azioni Paesi Emergenti Azionari Paesi Emergenti *** 12,09%
Bnl Azioni Emergenti Azionari Paesi Emergenti ** 11,41%
Arca Azioni Paesi Emergenti Azionari Paesi Emergenti *** 10,66%
Anima Geo Paesi Emergenti A Azionari Paesi Emergenti ** 9,30%

 

Fonte: Morningstar