Il mondo di domani: sostenibile e digitale

Nicolas Chaput, CEO, e Bertrand Levavasseur, Head of Sales  Switzerland, Italy, Iberia, Nordics, Middle East, ODDO BHF AM
Nicolas Chaput, CEO, e Bertrand Levavasseur, Head of Sales Switzerland, Italy, Iberia, Nordics, Middle East, ODDO BHF AM

La crisi sanitaria globale impone importanti ripensamenti e il mondo della gestione del risparmio non è da meno. La visione degli operatori del settore tende però, in molti casi, a vedere le conseguenze della pandemia da Covid-19 come un acceleratore di tendenze già in essere e non come un fattore scatenante di una vera e propria rivoluzione.

È il caso di ODDO BHF Asset Management, per cui due tra le tendenze fondamentali dell’industria, attenzione alla sostenibilità e digitalizzazione, erano già parte fondamentale del modello di business e dei piani strategici di medio e lungo periodo. “Questa crisi accelererà la trasformazione della nostra società verso la sostenibilità e la digitalizzazione. Pertanto, accelereremo anche il nostro impegno a favore degli investimenti sostenibili. Ad esempio,  proprio in maggio lanceremo un’iniziativa unica nel campo del Private Equity incentrata sul tema dell'ambiente a livello  globale. Vogliamo anche fornire più prodotti tematici come il nostro fondo di successo  sull’Intelligenza Artificiale o l’ODDO BHF Green Bond”, afferma Nicolas Chaput, CEO di ODDO BHF AM.

“Di fronte alla crisi sanitaria globale generata dal Covid-19, le aziende si trovano ad affrontare una sfida senza precedenti ed eccezionale”, prosegue.  “Ma ora le discussioni si stanno già muovendo verso ‘the next world’.  Noi non abbiamo aspettato che arrivasse il Covid-19 per pensare in termini di ESG. Dal punto di vista di un investitore a lungo termine e attraverso un'analisi fondamentale delle aziende, l'integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) era già al centro della maggior parte delle nostre strategie di investimento da  diversi anni.  Il nostro approccio si basa su due pilastri: il capitale umano e la corporate governance. Con 13,7 miliardi di AUM che integrano i criteri ESG, questo sviluppo sostenibile è diventato un pilastro strategico sia per i clienti che per i nostri dipendenti. E per il 2020, abbiamo l’obiettivo di finalizzare l'integrazione ESG nei nostri fondi flagship HY bond”, anticipa Chaput.

Consolidamento e sviluppo prodotti

Tra le tendenze in atto nell’industria date in rafforzamento anche quella di concentrazione dei player, con la pressione sui costi che potrebbe nel complesso intensificarsi a seguito dei movimenti al ribasso dei mercati e delle preoccupazioni degli investitori circa le ripercussioni della crisi economica innescata dalla pandemia. “La solidità finanziaria del Gruppo ODDO BHF dovrebbe permetterci in futuro di essere tra i consolidatori del settore.  Ma non ci preoccupiamo di aumentare dimensione ad ogni costo: vogliamo rimanere flessibili e molto bravi nel fare quello che facciamo.  La forza delle nostre performance nei fondi azionari quantitativi e fondamentali, fondi creditizi, fondi tematici, soluzioni sostenibili e private assets sembra adattarsi bene al mondo di domani, soprattutto in Italia”, spiega Chaput su tale aspetto.

In relazione allo sviluppo prodotti, ODDO BHF AM mantiene un focus specifico su tre aree a completamento della propria offerta: investimenti tematici, intelligenza artificiale e private assets. “I nostri fondi tematici basati sull'intelligenza artificiale sono un approccio di investimento molto innovativo per catturare alpha, che si affianca alla gestione fondamentale e quantitativa. L'attuale crisi sta esercitando pressioni sui tradizionali approcci settoriali, geografici o di capitalizzazione di mercato. Pertanto, riteniamo che un approccio tematico globale stia diventando sempre più rilevante e molto complementare alle soluzioni esistenti”, specifica il CEO della società sui primi due elementi. Relativamente ai mercati privati rivela come l’impegno nasca dalla volontà di soddisfare specifiche richieste da parte dei clienti. “Per fare questo, abbiamo acquisito team o aziende con un track record lungo ed eccezionale. Questo è complementare ai nostri prodotti liquidi e ha il vantaggio di offrire un orizzonte di investimento a lungo termine con una volatilità inferiore incorporata”, dichiara Chaput.

Il mercato italiano

In Italia l’attività dell’asset manager risulta al momento concentrato sulle asset classes storiche per cui la casa di gestione è riconosciuta nel nostro Paese. “Nel contesto attuale gli investitori mostrano una certa cautela e tendono a favorire il reddito fisso con una durata più breve o un credito di migliore qualità. Abbiamo avuto diversi confronti con i partner di distribuzione sull'attrattiva del nostro ultimo fondo target date a seguito del recente ampliamento dello spread. Osserviamo però anche interesse per fondi innovativi come il nostro fondo azionario globale AI o per fondi multi-asset difensivi come la gamma ODDO BHF Polaris”, afferma Bertrand Levavasseur, Head of Sales  Switzerland, Italy, Iberia, Nordics, Middle East della società. “Il nostro team italiano, molto esperto, è forte e stabile, qualcosa che i nostri clienti apprezzano davvero. Il team lavora sul posizionamento di ODDO BHF AM in Italia, servendo clienti e partner esistenti, sviluppando al contempo  il business: Dario Sari e Alessandro Malinverno operano sui clienti wholesale, Giorgio Savatteri sulle reti retail, Fabrizio Dolfi su clienti istituzionali e asset privati e anche in qualità di coordinatore nazionale”, aggiunge, sottolineando inoltre come l’attuale crisi si sia risolta con limitati e fisiologici deflussi, in linea con quanto avvenuto negli altri principali mercati europei come Francia, Svizzera, Spagna. “D'altra parte, abbiamo avuto solidi afflussi in Germania soprattutto da parte di clienti istituzionali”, conclude Levavasseur.