Il 2 aprile Trump ha svelato i dazi sui commerci internazionali, proclamando il cosiddetto "giorno della liberazione". Meno di una settimana dopo, il 7 aprile, i titoli del Tesoro USA hanno subito la peggiore ondata di liquidazioni dal 2001 a questa parte. Nel giro di poche settimane, gli investitori di tutto il mondo si sono trovati alle prese con uno scenario inedito e incerto, in cui il ruolo del dollaro e dei titoli di Stato statunitensi, due tradizionali asset rifugio, sono messi in discussione. L'outlook di maggio di Ersel Banca Privata, realizzato in collaborazione con l'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI), illustra il pericolo del "Trump premium", il premio sul rischio che oggi è corrisposto dai titoli per definizione senza rischio, i Treasury americani. Nel report, l'area investimenti di Ersel indaga sulle implicazioni dei dazi per chi investe sui mercati finanziari, tra picchi di incertezza e timori impensabili sino a poche settimane fa.
Il pericolo del "Trump premium", l'outlook di Ersel

Jonathan Simcoe, immagine concessa (Unsplash)
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