Il V Rapporto Assogestioni-Censis di aprile scorso afferma che, a proposito del supporto che i clienti richiedono, il 49,5% dei consulenti finanziari sottolinea la richiesta di essere aiutati a capire gli eventi e le possibili conseguenze sugli investimenti. Questa percentuale denota l'importanza del “fattore umano”. Ne è persuasa anche Sonia Ceramicola, amministratore e Co-fondatore di Teseo, ente di ricerca e sviluppo di didattica applicata e centro di cultura finanziaria indipendente: "La componente tecnologica ha cambiato radicalmente il modo di lavorare dei consulenti e ha dato accesso a nuove fonti informative ai risparmiatori. Il problema, quindi, non è reperire informazioni, ma avere le competenze e gli strumenti per filtrare la loro attendibilità e attinenza rispetto ai propri obiettivi, dice l'esperta.
Il processo decisionale del consulente finanziario, tra "fattore umano" ed evoluzione tecnologica

Mathieu Stern (Unsplash)
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