Il ritorno dell’oro

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Dopo un 2018 disastroso per tutte le asset class, gli investitori hanno deciso di mettere al sicuro parte del proprio capitale tornando ad investire nell’oro. Ne è la prova il fatto che la categoria Morningstar azionari metalli preziosi sia quella che da inizio anno ha registrato la performance più alta, circa il 35%. “Le motivazioni alla base sono principalmente due: il pessimismo generale del mercato e il livello dei tassi di interesse bassi che ne favorisce la detenzione e ne abbatte i costi”, commenta Yoann Ignatiew, portfolio manager del fondo R-co Mines d'Or di Rothschild & Co AM. “Tuttavia se si punta ad ottenere free cash flow è sempre meglio assumere posizioni sulle minerie d’oro, che permettono di avere un’esposizione all’attività produttiva”, aggiunge il gestore. Infatti se si guarda al benchmark del gold mining si rilevano rendimenti YTD più elevati, intorno al 45%.

“Le forti oscillazioni di prezzo dell'oro sui livelli tecnici da giugno scorso testimoniano che qualsiasi tipo di correzione non può verificarsi finché l'oro non verrà scambiato a livelli sostanzialmente più elevati”, spiega Joe Foster, portfolio manager e strategist del fondo a gestione attiva VanEck - Global Gold UCITS di VanEck. Secondo il gestore, dato che le Banche centrali di tutto il mondo stanno continuando a  tagliare i tassi nel tentativo di compensare le dinamiche recessive, l'oro dovrebbe ancora crescere come copertura su tutte le valute contro l'incertezza economica e la svalutazione della divisa. Nel frattempo, le società aurifere stanno operando in modo più efficiente che mai, con debiti ridotti, gestione semplificata e pressioni sui costi molto diminuite, aprendo la strada a un continuo, e potenzialmente significativo, rialzo dei prezzi dell'oro a valutazioni interessanti.

Arnaud du Plessis, senior portfolio manager, Global Thematic Equities, Natural Resources/Gold & Precious Metals di CPR AM e fund manager di Amundi Funds CPR Global Gold Mines nella sua strategia di investimento privilegia compagnie aurifere con depositi di buona qualità in giurisdizioni sicure. Inoltre fa ricorso alla diversificazione in altri metalli preziosi. “Il forte allentamento registrato sui tassi di interesse, la cui permanenza in territorio negativo sta diventando sempre più significativa, era un elemento molto positivo per l’oro e dovrebbe continuare ad esserlo. Rimaniamo decisamente positivi sul tema in un contesto economico e finanziario di grande incertezza”, conclude du Plessis.

Sono solo 15 i fondi della categoria azionari metalli preziosi disponibili per la vendita in Italia.

Fondi Valuta base Società Rendimento YTD Rendimento a 3 anni Standard Deviation a 3 anni
Multipartner Sicav Konwave Gold Equity Euro GAM 60,82 0,49 30,69
EdR Goldsphere  Euro Edmond de Rothschild AM  50,3 3,93 24,05
Schroder International Selection Fund Global Gold US Dollar Schroders  46,94 5,57 22,56
DWS Invest Gold and Precious Metals Equities Euro DWS Investment 46,07 6,59 21,93
Franklin Gold & Precious Metals Fund US Dollar Franklin Templeton 43,83 -0,41 24,38
Amundi Funds - CPR Global Gold Mines US Dollar Amundi 41,33 1,94 24,08
VanEck - Global Gold UCITS  US Dollar VanEck  41,32 3,17 24,72
R-co Mines d'Or  Euro Rothschild & Co AM 40,93 -0,57 22,09
Falcon Gold Equity UCITS Fund US Dollar Falcon Fund Management  40,69 0,64 24,32
Merian Gold & Silver  Euro Merian Global Investors  38,9 -0,61 21,63
Investec GSF Glb Gold  US Dollar Investec AM 38,69 6,16 24,34
BGF World Gold  US Dollar BlackRock  37,39 0,08 22,38
LO Funds World Gold Expts Syst.H  Euro Lombard Odier IM  36,91 -0,55 27,77
Invesco Funds - Invesco Gold & Precious Metals Euro Invesco AM 31,43 -5,4 23,71

Fonte: Elaborazione propria dati Morningstar Direct al 31/08/2019.